Abuso di ufficio continuato. Questa l’accusa nei confronti di un dirigente comunale di Noto, denunciato nei giorni dalla Polizia di Stato. L’uomo, infatti, già lo scorso febbraio avrebbe rilasciato un’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico in favore di un esercizio commerciale sito nel centro storico netino, permettendo l’installazione e l’utilizzo di una tenda parasole di circa 50 mq nonostante l’assenza del nulla osta della soprintendenza ai Beni culturali di Siracusa.
Il dirigente, peraltro, anche prima dello scorso febbraio avrebbe già concesso alla stessa ditta un’autorizzazione all’occupazione temporanea di suolo pubblico, anch’essa in deroga alla normativa vigente.
Oggi, a distanza di giorni, il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti rompe il silenzio e spiega di aver visionato i documenti, dai quali si evince che:
“Per la prima accusa- dice il sindaco – “…concedeva nel febbraio 2018, autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico in favore dell’esercizio ubicato sul C.so Vittorio Emanuele in pieno centro storico sottoposto a vincolo paesaggistico, permettendo l’installazione e l’utilizzo di una tenda parasole di circa 50 mq in assenza del nulla osta della Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa….”: dalla documentazione agli atti, non si evince alcuna autorizzazione alla installazione della tenda parasole. Prova ne sia che in data 12 maggio 2017, il Settore III, Servio 4° del Comune di Noto, emetteva Ordinanza n.120-D, di rimessa in pristino e irrogazione di sanzione pecuniaria;
(Noto, dirigente comunale concede suolo pubblico senza autorizzazioni: denunciato) poi Bonfanti continua e dice: “Per la seconda accusa “Lo stesso, nell’esecuzione del medesimo disegno criminoso, in data 9 marzo 2018, concedeva, alla stessa Ditta titolare l’autorizzazione all’occupazione temporanea di suolo pubblico con pedana in legno per ospitare tavolini e sedie al servizio di un ristorante ubicato in Piazza Municipio, anche in questo caso in assenza di nulla osta della Soprintendenza …. e, non avrebbe dovuto essere autorizzato non sussistendo comprovate condizioni morfologiche tali da non permettere altra soluzione tecnica”: dalla documentazione agli atti, l’autorizzazione è stata concessa a seguito di conclusione della Conferenza dei Servizi tra più Settori comunali competenti, nel corso della quale, l’Ufficio Tecnico Comunale, ha espresso parere positivo e riportato in verbale che, ai sensi della nuova normativa in vigore dall’aprile 2017 che semplifica alcuni procedimenti legati al rilascio del parere “paesaggistico”, le pedane e le tende da sole a corredo di esercizi commerciali, tra le altre tipologie di intervento elencate, non necessitano più di tale autorizzazione da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali. Anche in questo secondo caso si è operato nel rispetto delle norme e, non si comprende come l’uso di una pedana favorisca vantaggi economici ingiusti, rispetto al collocamento di tavoli e sedie direttamente a contatto con il suolo. Preciso, sempre con documenti alla mano, esibiti dagli Uffici competenti che almeno in altre sette attività economiche presenti in Città, è stata concessa autorizzazione all’installazione della pedana, pur trovandosi in un piano stradale senza pendenze”.
