bretella di collegamento

Noto, Pachino e Portopalo: ritardi nei lavori

Noto, Pachino e Portopalo: ritardi nei lavori

Un ritardo dopo l’altro quello che ha collezionato il Cas, quasi tre anni, per la realizzazione della bretella di collegamento fra lo svincolo autostradale del lido di Noto e i comuni di Pachino e Portopalo.
“Eravamo in piena campagna elettorale per l’elezione del sindaco Bonaiuto, – tuona Vincenzo Vinciullo, deputato regionale – quando il Ministro del mio partito, Matteoli, ebbe a destinare al CAS le risorse per la realizzazione di questa bretella, che è di fondamentale importanza perché consente ai comuni di Pachino e Portopalo di accedere all’autostrada Siracusa – Gela. La progettazione dell’autostrada Siracusa – Gela, infatti, non aveva previsto gli opportuni svincoli per la zona montana e per i sopracitati comuni, tant’è vero che, durante gli anni in cui il Ministro Matteoli ha ricoperto l’incarico di titolare del Ministero delle Infrastrutture, sono state finanziate la Siracusa – Floridia, lo svincolo sulla Maremonti che mette in comunicazione con Canicattini, Palazzolo, Buccheri e Buscemi e questa bretella, il cui progetto giunse dopo anni di intense discussioni e confronti”.
“Questi lavori – ha detto Vinciullo – dovevano concludersi tre anni fa, ma, ad oggi, continuano ad essere fermi.
Il ritardo accumulato supera ormai qualsiasi tempo consentito dalla legge ed è insopportabile, dal punto di vista politico, che occorrano più di 8 anni per poter realizzare un’opera che in altre parti d’Italia avrebbero realizzato in 18 mesi. Qui di mesi, invece, ne sono passati 96!
Pertanto, ha concluso l’On. Vinciullo, ritengo doveroso sollecitare il Presidente del Consorzio per le Autostrade Siciliane affinché possa, nel più breve tempo possibile, trovare una soluzione che sia la soluzione finale: o la ditta riprende i lavori prima che le nuove piogge rendano impraticabile la pianura di San Paolo, oppure si revochi il contratto per l’esecuzione dei lavori. Altre soluzioni non sono possibili né consentite perché gli anni passano e le condizioni anche dal punto di vista economico mutano e mutando consentono alla ditta di richiedere sempre nuovi e maggiori oneri che dovranno essere sostenuti da parte dei cittadini”.