Oggi gli studenti tornano in piazza. Dall’edilizia scolastica al welfare studentesco fino all’alternanza scuola lavoro, questi sono i motivi alla base della protesta che interessera’ le maggiori citta’ italiane. Una mobilitazione organizzata da Rete degli Studenti, al cui fianco si schiera anche l’Unione degli universitari (Udu) per “rimettere al centro del dibattito pubblico alcune parole chiave, come l’edilizia scolastica, il welfare studentesco e per chiedere un cambio di prospettiva rispetto a come il governo sta trattando il diritto allo studio scolastico nell’attuale legge di bilancio – spiega Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi – Senza una definizione dei livelli essenziali dei servizi da garantire agli studenti medi in difficolta’, senza la messa in campo di un fondo per il diritto allo studio, si fa perdere di senso e di efficacia anche a tutto il resto dell’impianto della legge di bilancio”. Secondo Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari, dopo anni di tagli e di assenza di interventi consistenti “questa legge di bilancio presenta delle misure che vanno ad incidere in maniera piu’ ampia sul diritto allo studio universitario. Se da un lato, la legge contiene aspetti positivi, come l’incremento delle risorse nel Fis, il fondo statale per le borse di studio, dall’altro alcuni interventi sono fortemente migliorabili, come la no tax area, e altri da bocciare, come le Superborse e il finanziamento per i dipartimenti di eccellenza. Oggi siamo nelle piazze e negli atenei italiani per ribadire con forza che a questo paese non serve finanziare l’eccellenza, ma e’ necessario rifinanziare l’intero sistema”. “Bisogna ripartire e per questo chiediamo al Governo, al Parlamento, alle regioni, alle citta’, un #CambiodiProspettiva” concludono Marchetti e Manfreda.