Dovranno rispondere di estorsione e danneggiamento per mezzo di incendio, reati commessi a pachino a novembre scorso. Massimo Vizzini, 44 anni e Francesco Rizza, 26 anni, secondo la ricostruzione degli investigatori del Commissariato di Pachino, volevano impossessarsi della casa, un alloggio popolare di via della Dalie, nella quale viveva la compagna di un noto pregiudicato, attualmente detenuto, per racimolare contante attraverso l’affitto o la vendita. A questo si è opposta la donna, che è stata prima minacciata e poi è rimasta vittima dell’incendio dell’appartamento. Sentita sull’accaduto la donna non aveva fatto i nomi dei presunti responsabili, nomi emersi poi dalle intercettazioni delle conversazione in carcere tra lei e il suo compagno. Contestualmente, anche attraverso il posizionamento di una telecamera nei pressi del bar che era una sorta di quartier generale dei due uomini, gli investigatori, sono anche riusciti a ricostruire il coinvolgimento di Vizzini in due rapine. La prima compiuta a marzo ai danni di una tabaccheria insieme a Stefano Zocco, per la quale è già stato effettuato il fermo di Pg dei due. La seconda è stata contestata con questo provvedimento solo a Vizzini: questi, insieme ad altre due persone, tutti travisati con tute da imbianchini, il 4 febbraio scorso avrebbe assaltato un supermercato. A tradirlo le caratteristiche particolari dell’auto che aveva in uso ( una mercedes classe A con faro anteriore non funzionante così come uno stop) e la dinamica seguita con partenza e ritorno sempre al bar nei tempi che collimavano con quelli della rapina.