Boicottate le primarie del Partito democratico a Pachino. E’ stata una forma di protesta quella del dirigente locale in risposta alla vicenda che si è abbattuta su Roberto Bruno, primo cittadino del Pd, decaduto da poco.
Un protesta condivisa, non nei modi, ma nelle opinioni, spiega l’ex deputato regionale Bruno Marziano, che ripercorre le vecchia corsa elettorale che portò alla vittoria di Bruno.
“Non ho alcuna difficoltà nel ricordare che ho fatto notare più volte al senatore Lumia – dice Marziano – che con la sua azione parlamentare poteva ottenere un risultato che era l’opposto rispetto a quello che presumo lui stesso si prefiggeva, e cioè il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa a Pachino.
Ed infatti il risultato ottenuto è assolutamente l’opposto. Una amministrazione che alle elezioni ha battuto quelle forze e che durante i cinque anni di attività non ha permesso l’infiltrazione nella vita amministrativa della criminalità organizzata e dei suoi interessi, ora viene penalizzata con il suo scioglimento. E’ una contraddizione insopportabile di una legge giusta negli obiettivi ma assolutamente sbagliata nelle sue modalità di attuazione, e che ha colpito già altri sindaci ed amministrazioni allo stesso modo. Per quanto mi riguarda – conclude – continuerò in tutte le sedi a difendere il buon nome di Roberto Bruno ed il PD di Pachino e mettere in atto tutte le azioni politiche tendenti a fare emergere ciò. Non escluse anche quelle di carattere giudiziario”.