Tante le possibilità sul tavolo per salvare gli studenti dell’istituto superiore Michelangelo Bartolo di Pachino, a rischio sfratto.
Di questo si è parlato questa mattina durante l’assemblea studentesca sul tema “Diritto allo studio ed edilizia scolastica”, alla quale ha partecipato la deputata regionale di Fratelli d’Italia, insieme al resto della deputazione provinciale, i commissari prefettizi del Comune di Pachino e i rappresentanti del Libero consorzio di Siracusa e del Comune di Portopalo.
Innanzitutto si è fatto riferimento ad un possibile intervento straordinario attraverso un fondo di riserva da destinare all’istituto, ma c’è anche l’ipotesi di una conferenza dei servizi con la partecipazione delle parti coinvolte e valutata, in particolare, la possibilità di un intervento di più ampio respiro.
L’approdo, cioè, della vicenda a livello nazionale tramite gli assessori regionali Bernadette Grasso e Gaetano Armao che dovranno affrontare lo spinoso argomento della mancanza di fondi del Libero consorzio di Siracusa.
“Sono e resterò al fianco degli studenti del Michelangelo Bartolo – commenta la deputata regionale Rossana Cannata – mettendo in campo ogni iniziativa che possa contribuire a tutelare il diritto allo studio dei ragazzi. Da tempo sto infatti monitorando le diverse ipotesi al vaglio per garantire la continuità scolastica, tramite anche fondi provenienti da interventi nazionali, per poter intervenire sulla situazione finanziaria del Libero consorzio in dissesto”.
Anche il deputato regionale, presente questa mattina, interviene sulla vicenda: “Stamattina, prima dell’incontro, ho parlato con il commissario Floreno per capire se ci siano le condizioni per evitare lo sfratto imminente degli studenti dall’istituto di viale Aldo Moro”, dichiara Stefano Zito. “E’ importante assicurare loro le condizioni per studiare serenamente”, prosegue Zito.
“Dovrebbe essere l’assessore Grasso a spiegare agli studenti perché la nostra provincia è ancora il fanalino di coda e, nonostante il dissesto, arrivino meno fondi di quelli che una legge regionale ha stabilito che venissero erogati anche qui in base alla recente riapertura del Governo Nazionale dell’accordo Stato – Regione. Venga il presidente Musumeci a spiegare come mai alla provincia siano andati quasi 11 milioni di euro degli ultimi 28 che dovevano essere distribuiti in base alle emergenze finanziarie e perché solo 1,2 milioni di euro a Siracusa. Risponda lui alla studente che si è chiesta come mai si possono trovare somme per una gara come la “Coppa d’assi”, guarda caso nel catanese, e non si possono invece trovarne altre per salvare il diritto allo studio e un istituto scolastico come “Michelangelo Bartolo” dallo sfratto”, conclude Stefano Zito.