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Palermo, arrestata dipendente esattoria già sospesa

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I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo hanno notificato un provvedimento del gip agli arresti domiciliari a Renata Sciortino, la dipendente di Riscossione Sicilia, già sospesa per un anno dal lavoro, che, secondo l’accusa, si faceva consegnare soldi in contanti oppure tramite postepay dai contribuenti a cui aveva fatto credere di potere sistemare la situazione debitoria.
La truffa è stata scoperta dopo che alcune vittime hanno denunciata la dipendente. Si è scoperto che dicevano la verità dai controlli interni eseguiti da Riscossione Sicilia, dalla segnalazione di operazioni sospette partite dalle banche e dai messaggi WhatsApp conservati nella memoria del telefonino della donna. Tra le vittime anche una congregazione religiosa, esposta con il fisco per oltre 500 mila euro. Le indagini dei finanzieri coordinate dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Chiara Capoluongo, sono ancora in corso.