Mentre lo spettro della scissione aleggia in via del Nazareno, alla vigilia dell’assemblea nazionale, che potrebbe segnare la fine dell’esperienza dei democratici nell’era di Matteo Renzi, ai diktat romani e scelte imposte dall’alto sulle amministrative a Palermo e dunque dell’ok di Lorenzo Guerini al sostegno a Leoluca Orlando, gli iscritti del partito replicano con un’affollata assemblea nella sede del partito. Rivendicano la propria identità. È la giornata dell’orgoglio democratico, che in città però sembra viaggiare a due velocità: da un lato una decina di segretari di circolo lanciavano un appello al l’unità, a sostegno di Leoluca Orlando, in linea con la segreteria nazionale, dall’altro iscritti di correnti diverse, alcuni consiglieri di circoscrizione e comunali (Rosario Filoramo, Nadia Spallitta, che nei giorni scorsi ha annunciato la sua corsa a sindaco sostenuta da comitati civici, e Luisa La Colla) che hanno discusso per due ore. In sala non c’era Davide Faraone, delfino di Renzi in Sicilia, così come non c’erano i deputati regionali e nazionali di area dem. C’era invece l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici, secondo cui: “a Palermo c’è tempo per fare tutto, primarie incluse” dal momento che si vota a giugno. “Il Pd si riappropri della propria funzione in città – ha auspicato – ha il dovere di indicare uno spazio politico” sottolineando che il “Pd non può fare liste civiche”. A sorpresa, pur non essendo un iscritto della federazione di Palermo, e all’indomani della presentazione del suo movimento RiparteSicilia, alla riunione ha preso parte anche il presidente della Regione Rosario Crocetta. “Nessuno da Roma è venuto qui a discutere, abbiamo letto un comunicato stampa. Il tema è decidere qui a Palermo – ha detto – altrimenti non siano più il Pd, siamo sul modello della Casaleggio Associati. Il Pd può decidere se presentare il simbolo, se sostenere Orlando purché a farlo siano militanti, dirigenti e iscritti del partito di Palermo”.
Intanto, sul nodo delle amministrative su tornerà a discutere lunedì in direzione provinciale.