Beni per 10 milioni di euro sposti sotto sequestro dalla Direzione investigativa antimafia di Catania.
I beni sono riconducibili a un imprenditore agricolo di Paternò accusato di aver costituito un’associazione, operante a Paternò e in Romania, per il reclutamento di manodopera romena da impiegare in assenza delle garanzie minime di tutela spettanti ai lavoratori. Il provvedimento è uno dei primi del genere eseguiti in Italia. Il patrimonio sequestrato comprende un’impresa individuale e una società, rapporti bancari, numerosissimi immobili siti tra la provincia di Catania e Messina e una decina di automezzi.