Un’interrogazione sul trasferimento dei rifiuti dell’Ilva da Taranto al territorio della provincia di Siracusa al centro di un’interrogazione al governo presentata dal deputato del M5S, Maria Marzana. “All’inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua causato dai petrolchimici, – scrive la deputata – si aggiunge l’aggravio dei rifiuti speciali dell’Ilva di Taranto, che per disposizione dello stesso commissario Ilva, Corrado Carruba, – aggiunge – essendo tossici, dovevavo essere trasferiti solo in via transitoria, eppure a distanza di un anno e mezzo e dopo circa 100 mila tonnellate già scaricate, sono ripresi gli sbarchi al porto di Augusta di navi contenenti tonnellate di polverino prodotto dall’acciaieria pugliese, destinate alla discarica Cisma, tra Melilli e Augusta.
“Non è concepibile inoltre – continua la deputata pentastellata, come emerge dalla risposta ad un’interrogazione precedente al Ministro Galletti – che il Ministero dell’ambiente per classificare la pericolosità di tali rifiuti, si sia affidato alla valutazione del produttore che – ovviamente – li ha classificati come non pericolosi”.
Da qui la richiesta rivolta al Ministro di accertare la pericolosità dei rifiuti tramite gli organi preposti ISPRA e ARPA, di verificare se la discarica Cisma sia predisposta ad accogliere questa tipologia di rifiuto e come intenda risolvere la fase di transitorietà. Maria Marzana chiede, inoltre, informazioni sullo stato di attuazione del Piano di gestione dei rifiuti approvato nel 2015, la cui realizzazione dovrebbe risolvere definitivamente la questione dei rifiuti dell’acciaieria pugliese.