Negativo e senza peli sulla lingua l’intervento del componente della direzione provinciale del Pd, Salvo Baio, sull’elezioni di Alessandro Biamonte a presidente del Consiglio comunale di Priolo.
“Il “giovane leone” Alessandro Biamonte e quello che è stato chiamato il “vecchio satrapo” di Priolo, Pippo Gianni, aspri antagonisti nelle ultime elezioni amministrative – commenta Baio – hanno sotterrato l’ascia di guerra e si sono improvvisamente alleati in nome di non so quale progetto politico. Per Giovanni Cafeo, sponsor di quella che il Movimento 5 Stelle ha giustamente chiamato la “grande ammucchiata”, si tratta di un “successo della buona politica”, giudizio francamente sfrontato. Quale sarebbe la buona politica?
Quella di Priolo – affonda il colpo Baio – è un’operazione trasformistica, avvenuta, spiace dirlo, nel silenzio imbarazzante e non vorrei complice dell’area zingarettiana del Pd. Paghiamo, per responsabilità prevalente dell’onorevole Cafeo, che da mesi tiene bloccato il partito, e dell’inerzia delle altre componenti interne lo snaturamento del ruolo del Pd, deludendo- conclude con amarezza – le speranze di cambiamento suscitate dall’elezione di Zingaretti”.