Le indagini coordinate dalla Procura avrebbero accertato come, nel periodo tra gennaio 2014 e giugno 2016, emissioni in atmosfera di natura inquinante e molesta riconducibili agli impianti sequestrati. Notificati contestualmente anche 19 avvisi di garanzia nei confronti di coloro che hanno rivestito incarichi di responsabilità nelle realtà interessate.
Tutto parte da una serie di esposti e denunce pervenuti, a seguito dei quali, un collegio di consulenti tecnici nominati dalla Procura avrebbe accertato la natura inquinante e molesta, sotto il profilo odorigeno, delle immissioni aeree degli stabilimenti di Versalis s.p.a. di Priolo e Sasol s.p.a. di Augusta, oltre che dei depuratori Tas di Melilli e Ias di Priolo Gargallo.
I dati di analisi raccolti dai consulenti tecnici avrebbero rilevato: concentrazioni stabilmente elevate delle sostanze prese in considerazione nei rilevamenti effettuati presso le centraline di San Cusumano, Ciapi e Priolo centro; ripetuti eventi di picchi elevati di concentrazioni delle sostanze prese in considerazione presso le centraline di Melilli, Siracusa e Augusta; la mancata utilizzazione delle “migliori tecniche disponibili” da parte dei responsabili degli stabilimenti.
Secondo quanto rilevato dai consulenti tecnici ci sarebbero elementi che “inducono a ritenere che la qualità dell’aria nel territorio interessato si sia fortemente degradata”…… rilevando come “nei comuni di Priolo Gargallo, Augusta e in parte Melilli si registra una qualità dell’aria nettamente inferiore a quella degli altri Comuni della provincia, avuto riguardo ai vari inquinanti presi in considerazione”.
Sul fronte autorizzativo, è stato rilevato che l’Aia rilasciata a Versalis, in vigore dal 2013 al 2017, riportava livelli di emissioni superiori a quelli stabiliti per legge, mentre i due depuratori erano sprovvisti di Aia e l’Ias non ha mai messo in funzione un impianto di deodorizzazione, già collaudato.
Il provvedimento, di carattere preventivo, prevede la continuità di esercizio degli impianti, previa disponibilità dei gestori a produrre, entro 90 giorni, un programma attuativo per ricondurre nei limiti le emissioni in atmosfera oltre al versamento di una garanzia fideiussoria pari al costo delle opere di adeguamento che dovranno essere completate entro i prossimi 12 mesi.
Arriva, intanto, la nota di Versalis che conferma di avere ricevuto notifica da parte della Procura di Siracusa di un provvedimento di sequestro preventivo degli impianti della società: “Siamo in attesa di analizzare le motivazioni del provvedimento, stiamo fornendo la massima collaborazione all’autorità giudiziaria e confidiamo di poter dimostrare la correttezza del nostro operato in termini di sostenibilità ambientale delle nostre attività”.
Anche la Sasol Italy sta fornendo la sua completa disponibilità a collaborare con le autorità competenti. Lo Stabilimento di Augusta manterrà la piena operatività. “In attesa di conoscere e valutare i dettagli del provvedimento ed effettuare ogni opportuna verifica – si legge in una nota – Sasol Italy, pur ritenendo di avere sempre operato nel rispetto delle prescrizioni normative ed autorizzative, sottolinea di aver già effettuato negli ultimi anni cospicui investimenti per lo Sviluppo Sostenibile, adottando i più moderni presidi ambientali al fine di ridurre quanto più possibile l’impatto della propria attività sull’ambiente”.