Sotto l’insegna delle tre P di Persone, Progetti e Partecipazione sabato 24 febbraio alle ore 10 nella Masseria Gargallo in viale Annunziata a Priolo Gargallo verrà presentato “Prospettiva Priolo Gargallo”, il processo partecipato attraverso il quale si raccoglieranno le idee dei cittadini sul presente e il futuro della città di Priolo .
Continua dunque il lungo cammino di coinvolgimento della cittadinanza iniziato nel 2012 con la “Raffineria delle idee” ma che è destinato a culminare, grazie al contributo di tutti, nella composizione del programma per la città, immaginato non più con una visione miope di breve periodo ma guardando finalmente a scelte lungimiranti, destinate a migliorare le condizioni di vita delle prossime generazioni.
Prospettiva Priolo Gargallo è un progetto civico ad ampio respiro, privo del concetto di “uomo solo al comando” ma al contrario libero e autenticamente democratico, nel quale c’è sempre ampio spazio alle idee e alla co-progettazione.
“Ogni persona deve trovarsi al centro dei processi cittadini – dichiara Alessandro Biamonte, ideatore di Prospettiva Priolo Gargallo – deve esserne protagonista e non più semplice comprimaria.
Sarebbe anzi grave se, nell’attuale contesto in cui viviamo, non ci fosse alla base di qualsiasi progetto politico e di governo di una comunità il coinvolgimento costante e a 360 gradi”.
“Nella consapevolezza che sia questa la strada da percorrere, anche in vista del prossimo appuntamento elettorale della nostra città – continua Biamonte – penso sia quanto mai utile e imprescindibile dare voce alle istanze dei cittadini, alle loro idee e proposte a medio e lungo termine, per elaborare tutti insieme un programma partecipato che sia la summa del “cosa” e non del “chi”.
Prospettiva Priolo Gargallo ha l’ambizione di diventare il “diario di viaggio” per il prossimo governo della città, con tappe e traguardi che si propone di custodire con attenzione i desideri, gli impegni, le suggestioni, i sogni dei propri cittadini, una stella polare che indirizzi tutte le intelligenze e i bisogni della città.
Si tratta di un processo aperto – conclude Alessandro Biamonte – che presenteremo sabato mattina insieme alle modalità di raccolta delle idee e ai relativi strumenti. Proprio per la sua natura in divenire non abbiamo ancora certezze, tranne una e cioè che non ci saranno guru da far accomodare a capotavola.
Sarà una grande festa di comunità, come esige la democrazia e come esigerebbe ogni tornata elettorale, a cui tutti saranno chiamati per lasciare una traccia di sé”.