Si scaldano i motori per il concerto di domani sera a Priolo Gargallo, in occasione dei festeggiamenti dell’Angelo Custode il concerto di Renzo Arbore e L’Orchestra Italiana. Il live, inizialmente previsto per il 2 ottobre, è stato spostato a stasera per un lieve problema di salute di Arbore che lo ha costretto a far slittare l’ultima data del tour estivo.
Il ritorno in Sicilia di Renzo Arbore è atteso da numerosi fans che arriveranno a Priolo da tutta la Sicilia. Lo showman italiano più conosciuto al mondo gira ininterrottamente con la sua Orchestra, da un’estremità all’altra, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Messico al Canada con innumerevoli concerti acclamatissimi ovunque in un clima da record. In questi 28 anni di attività con l’Orchestra Italiana, Arbore ha ottenuto tantissimi premi e riconoscimenti, quantità di spettatori, cifre da “capogiro” che hanno premiato lo spirito assolutamente travolgente e contagioso dell’artista. Arbore ormai è riconosciuto come autentico “ambasciatore” della musica e della cultura “italiana” nel mondo. Renzo Arbore è circondato da 15 talentuosi musicisti: “…all stars” come ama definirli egli stesso, tra i quali spiccano l’appassionato canto di Gianni Conte, la seducente voce di Barbara Buonaiuto, quella ironica di Mariano Caiano e i virtuosismi vocali e ritmici di Giovanni Imparato. E poi ancora: la direzione orchestrale e il pianoforte di Massimo Volpe, fisarmonica e piano di Gianluca Pica, le chitarre di Michele Montefusco, Paolo Termini e Nicola Cantatore, le percussioni di Peppe Sannino, la batteria di Roberto Ciscognetti, il basso di Massimo Cecchetti e, dulcis in fundo, gli struggenti e festosi mandolini di Nunzio Reina, Salvatore Esposito, Salvatore della Vecchia.
“La scaletta del concerto – ha spiegato Arbore in tante occasioni – coniuga il nuovo e l’antico suono della musica partenopea: voci e cori appassionati, girandole di assoli strumentali, un’altalena di emozioni sprigionate dalle melodie che evocano albe e tramonti, feste al sole e serenate notturne, gioie e pene d’amore”.