Contrasti legati allo spaccio, ma anche motivi personali e incompatibilità caratteriali legate anche all’irruenza della giovane età. Questi i motivi che sarebbero alla base dell’omicidio di Alessio Boscarino, 24 anni, compiuto a Priolo, nei pressi nei giardinetti di via Tasso nella notte tra il 3 e il 4 dicembre. E’ stato riferito dagli investigatori della Squadra Mobile e del Commissariato di Priolo, oggi, durante la conferenza stampa convocata in Questura con la partecipazione del sostituto procuratore Margherita Brianese. “Un omicidio – ha detto il magistrato – i cui presunti responsabili sono stati individuati nel giro di poche ore”. E se per Davide Greco, 28 anni, la cattura è stata rapida, per i fratelli De Simone, Christian e Roberto, di 33 e 26 anni, si è dovuto attendere qualche giorno. Quando i due hanno sentito forte la pressione della Polizia che era sulle loro tracce, infatti, sabato scorso hanno deciso di costituirsi, accompagnati dal loro avvocato, presso il commissariato di Priolo. Determinanti nelle indagini sono state le dichiarazioni rese da alcuni testimoni, che hanno descritto l’aspetto dei tre arrestati, e le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza cittadini. Ricostruita la dinamica dell’accaduto: intorno alle 23,30 Boscarino, insieme ad alcuni amici, va a bere una birra ad un chiosco di San Focà. Qui avviene l’incontro con Greco, e i fratelli De Simone, una parola tira l’altra e finisce in colluttazione. Boscarino, piuttosto turbato, torna a casa, ma poi esce di nuovo, giunto vicino ai giardinetti, l’agguato. Secondo quanto riferito dagli investigatori gli vengono esplosi contro 5 colpi di pistola: 3 vanno a segno e uno risulta mortale. Pare anche che l’ultimo colpo sia stato esploso mentre Boscarino è già a terra.
Dalle immagini dei sistemi di video sorveglianza si trova riscontro su aspetto fisico e abbigliamento dei 3 al momento dell’aggressione e anche dopo: le telecamere riprendono tre persone identificate poi in Greco e nei fratelli De Simone, dirigersi verso i giardinetti di Via Tasso, 3 o 4 minuti prima dell’agguato. Le indagini proseguono adesso per stabilire chi è stato l’esecutore materiale dell’omicidio e per recuperare l’arma utilizzata. L’accusa per tutti e tre adesso è omicidio volontario in concorso.