Era già un terremoto quello che si era scatenato questa mattina al Comune di Priolo Gargallo per la vicenda di corruzione portata alla luce dalla Polizia di Stato all’interno del Palazzo di città ma, adesso, a seguito degli altri particolare che pian piano stanno emergendo, la vicenda assume contorni nettamente diversi. Il fatto di cronaca è ormai noto: è finito in manette un dipendete comunale, Vincenzo Iannì (ufficio Tributi) e un dipendente di una società della zona industriale, accusati, in concorso, di reati contro la pubblica amministrazione.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Iannì, avrebbe dichiarato dimensioni false della sede della Belzona Service s.r.l, al fine di non far pagare a quest’ultima la tassa sui rifiuti per un risparmio di 42.650,00 euro. In cambio, Iannì avrebbe ottenuto, tra le altre cose, anche l’assunzione del figlio nella medesima società.
La vicenda già così rappresenta una pagina buia per la piccola città che da tempo è in mezzo a guazzabugli giudiziari, ma il fatto di cronaca non è l’unico aspetto da considerare. Iannì, infatti, non è solo un dipendete comunale, ma è anche il marito della Presidente del consiglio comunale, Francesca Marsala. Un dettaglio che porterà sicuramente scompiglio all’interno dell’Assise, e chissà se magari porterà anche alle dimissioni di Marsala.
Non farò pressioni sulle dimissioni del presidente del consiglio comunale – dichiara il sindaco Pippo Gianni a SiracusaPost.it – Sulle vicende del consiglio io non ci voglio entrare, e peraltro non mi sembra corretto che le colpe dell’uno ricadano sull’altra. Per cui – continua – non mi sento di commentare la vicenda, ci sono le indagini in corso, sarà la giustizia a fornire maggiori riscontri
Si dice dispiaciuto il portavoce del gruppo consiliare al quale la stessa Marsala appartiene.
Toni aspri anche da parte dell’opposizione:
Non cavalcheremo per finalità politiche le vicende giudiziarie che hanno colpito la famiglia del Presidente del Consiglio Comunale di Priolo Gargallo. – commenta Alessandro Biamonte, consigliere di Prospettiva Priolo Gargallo – Fedeli all’idea di Stato di Diritto, riteniamo infatti che la responsabilità penale in questo Paese resta assolutamente personale. Confidiamo nel lavoro della Magistratura e nella trasparenza dell’operato della Presidenza del Consiglio verso la quale, pur con le doverose e nette differenze di vedute politiche, nutriamo il dovuto rispetto istituzionale. Sicuramente la vittima maggiore è la città di Priolo che ancora una volta è sbattuta sulle pagine dei giornali per vicende giudiziarie
Sconvolti i cittadini.