Beni per un valore di oltre 30 milioni di euro sequestrati dalla Guardia di Finanza ad un 64enne ritenuto vicino a Cosa nostra. L’ordinanza è stata emessa dal Tribunale di Ragusa, su richiesta della Procura di Catania. Il patrimonio illecitamente accumulato dall’uomo deriva dalla monopolizzazione, fin dagli anni ’90, del settore della commercializzazione e installazione degli apparecchi da gioco “truccati” nel territorio vittoriese.
Sarebbero state create negli anni diverse società le cui quote venivano affidate al figlio e alla figlia della convivente, anche per evitare l’applicazione delle misure di prevenzione antimafia. Le indagini hanno abbracciato l’arco temporale che va dal 1991 al 2015. E’ stata evidenziata una sproporzione tra i redditi dichiarati dal nucleo familiare dell’uomo e le sue acquisizioni immobiliari. In più, in ben 12 annualità su 25 monitorate, la famiglia non ha dichiarato alcun reddito al Fisco. Il patrimonio illecitamente accumulato è costituito da 61 tra appartamenti, garage, magazzini, attività commerciali e terreni tra Vittoria e Ragusa; nonché da ulteriori 6 unità immobiliari nei comuni di Caravate e Cocquio-Trevisago (Varese) e 5 autovetture.