“La gestione dei rifiuti in Sicilia è da anni uno dei problemi più grandi e peggio gestiti della nostra regione, ben venga quindi il monito del Ministro dell’ambiente Galletti al Presidente Crocetta in merito alle inadempienze diffuse e alle prescrizioni ignorate in questi anni”. A dichiararlo Sofia Amoddio, deputato nazionale PD. “Già nel luglio del 2016, in piena emergenza rifiuti, con un’interrogazione parlamentare, chiedevo l’intervento immediato del ministero dell’Ambiente per porre fine alle eterne liquidazioni degli Ato e per avviare la riforma del Sistema Integrato dei rifiuti”. “La gestione dei rifiuti solidi urbani in Sicilia oltre a mettere ciclicamente a dura prova tutta l’isola, costituisce un serio pericolo igienico e sanitario e danneggia il sistema economico influenzando i flussi turistici”. “È del tutto evidente – prosegue Amoddio – che l’attuale stato di fatto sia il risultato della lunga agonia di una gestione dei rifiuti conseguente allo sfruttamento dello stato di emergenza permanente e di provvedimenti contingibili e urgenti che hanno fatto sì che nelle discariche, si conferisse una quantità maggiore di rifiuti”. “In questi anni il Presiente Crocetta non ha pianificato un adeguato sistema del ciclo dei rifiuti, non ha previsto un’impiantistica idonea a consentire sistemi locali efficienti di raccolta differenziata e ha scaricato tutte le responsabilità sulle amministrazioni comunali”. “Con la chiusura di Kalat impianti per la frazione organica, altri quattro comuni della nostra provincia si aggiungono alla lista di quelli che non possono conferire la frazione organica, dopo la chiusura di Ofelia”.
Di fronte a questo stato di fatto, la soluzione è il commissariamento e la nomina di commissari ad acta estranei a tutti i soggetti che, fino ad oggi, a vario titolo, si sono occupati in Sicilia dell’emergenza rifiuti”.