“Bastava poco per capirlo. Su questo tanta, troppa gente oggi dovrebbe riflettere, visti i risultati” – il Partito Democratico di Rosolini commenta così l’arresto del deputato regionale Giuseppe Gennuso.
Il Pd parla di un sistema con il quale nelle ultime tornate elettorale si è dovuto concorrere.
“La conquista del consenso – si legge in una nota a firma del Pd – è diventata guerra senza esclusione di colpi, tutti i mezzi sono diventati leciti, la legalità e il rispetto delle regole democratiche del confronto, sono state troppo spesso ignorate. Con il metodo ed il sistema “dell’onorevole” Rosolini è stata investita da una deriva, riguardante i valori della dignità politica e del rispetto della democrazia, che ha devastato l’ambiente e le relazioni anche fra le forze politiche. Come PD, unico partito organizzato, abbiamo assistito alla nascita di Movimenti e gruppi, con le denominazioni più fantasiose, rappresentanti di una confusa accozzaglia di interessi personali e di gruppo, utilizzati e sfruttati per essere alla fine funzionali solo ad un gruppo di potere. La politica è diventata quello spettacolo avvilente che abbiamo conosciuto, popolata da personaggi improbabili, impegnati nelle istituzioni, motivati solo dagli affari “personali”.”
Da tutto questo il partito si vuole distaccare: “Contro questo sistema il PD e i suoi militanti, tutto il gruppo dirigente, con in testa Giovanni Giuca ha sempre combattuto con grande chiarezza e determinazione denunciando sistematicamente l’illegalità diffusa durante le competizioni elettorali e continuando a puntare sul confronto democratico e sulla legalità, coinvolgendo quanto più possibile cittadini e magistrati nelle nostre manifestazioni. – si legge ancora nella nota – Siamo convinti che la politica si può risanare se lo si vuole fare: puntando sui valori della legalità, del dialogo e del rispetto reciproco nell’attività politica”.