E’ stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra il Comune di Rosolini e Associazione Animalisti “A Zampa Tesa”, al fine di intensificare l’azione di prevenzione e lotta al fenomeno del randagismo.
Alla sottoscrizione del protocollo erano presenti il Sindaco Corrado Calvo, l’Assessore al Randagismo Michele Floriddia e la Responsabile del Servizio Agata Tramontana per l’Amministrazione Comunale, ed il Presidente dott. Corrado Scatà per l’Associazione.
Il protocollo avrà durata di 6 mesi e mira a limitare le nascite e al controllo della popolazione canina.
L’associazione avrà i compiti di: provvedere relativamente ad eventuali cani di quartiere loro affidati in qualità di tutori e di segnalare eventuali segni di compromissione del loro stato di salute o del loro benessere; segnalare la presenza di cani randagi vaganti sul territorio da sottoporre al programma concordato; a collaborare con il Comune al fine di segnalare le eventuali carenze igienico sanitarie del sito in cui il cane staziona.
Il Comune invece dovrà assicurare il servizio di recupero dei cani randagi tramite il proprio Servizio Cattura Cani, nel caso in cui tale recupero non possa essere effettuato direttamente dalle Associazioni Animaliste, la disponibilità di locali idonei per le attività di controllo sanitario, identificazione microchippatura
e un contributo ammontante a complessivi € 1.000,00 a parziale copertura delle spese di gestione per le attività di cui al presente protocollo (spese sanitarie, prodotti per igiene e alimentari, pubblicità, ecc…).
“Il protocollo d’intesa siglato oggi con l’Associazione “A zampa tesa” – afferma il Sindaco Corrado Calvo – ci consente di proseguire una fattiva collaborazione per la realizzazione di idonei interventi contro il randagismo che ha raggiunto dimensioni sempre più dilaganti anche a causa della riproduzione dei cani randagi. L’obiettivo primario del protocollo è quello di contrastare decisamente questo triste fenomeno organizzando al meglio la tutela degli animali sul territorio, a ridurre la popolazione canina ricoverata presso i canili, a limitare le nascite e controllare la popolazione canina vagante sul territorio, a prevenire il fenomeno, ancora molto diffuso, dell’abbandono di cani di proprietà e di intere cucciolate partorite da cagne di proprietà, e di affermare il ruolo dei rifugi quale luogo per il ricovero temporaneo dei cani prelevati sul territorio e non per la permanenza “ad vitam” di tali animali. Un lavoro importante e, come per tutte le problematiche che interessano la collettività, chiediamo la collaborazione dei cittadini per vivere in una città migliore e più decorosa”.