Sono state donate all’Asp di Siracusa, dal Rotary Club di Noto, cinque cuffie per chemioterapia destinate all’Oncologia di Avola. Si tratta di apparecchi che sono efficaci a ridurre in modo sensibile la caduta dei capelli, effetto collaterale molto comune in corso di trattamento di chemioterapia.
Questa mattina la consegna ufficiale:
“Sono grato a nome dell’Azienda e dei pazienti che ne faranno uso – ha detto Anselmo Madeddu, direttore generale f.f. dell’Asp di Siracusa – per la sensibilità che li ha mossi preoccupandosi di come rendere più sopportabile una terapia che crea, sotto il profilo da loro attenzionato, notevole disagio soprattutto alle donne. I rotariani non sono nuovi a questi gesti di apprezzabile liberalità nei confronti del sistema sanitario, ricordiamo non ultima l’adesione del Distretto Rotary 2010 Sicilia-Malta e di tutti i Rotary Club dell’Area Aretusea al programma di screening “Rotary No ictus” per la prevenzione degli ictus ischemici a partenza cardiaca con la donazione di device in uso ai medici di medicina generale, o ancora la donazione pochi mesi fa da parte dei giovani dei club Rotary di Siracusa, Lentini e Augusta di tanti libri di fiabe destinati ai piccoli pazienti del reparto di Pediatria dell’ospedale di Siracusa. Questi episodi, di alto valore sociale, sono la dimostrazione dell’impegno di quanti si sentono parte integrante di un sistema pubblico cui apportare il personale contributo per migliorarlo”.
“Dopo una attenta verifica delle esigenze da parte di alcune categorie di pazienti – ha detto il presidente del Rotary di Noto Corrado Parisi – abbiamo pensato di donare queste cinque cuffie per chemioterapia Devicap che potranno essere utilizzate dai pazienti sottoposti a trattamento chemioterapico nella struttura ospedaliera di Avola. Le cuffie, come abbiamo avuto modo di chiarire durante un primo colloquio con il direttore dell’Unità operativa di Oncologia medica dell’Asp di Siracusa Paolo Tralongo che ne ha riconosciuto l’utilità, serviranno a ridurre in modo sensibile l’alopecia che è un effetto collaterale molto comune in corso di chemioterapia. E’ indubbio, infatti, che la perdita dei capelli ha un impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti, in particolare delle donne, in quanto costituisce una perdita di identità influendo negativamente nei rapporti sociali e nelle relazioni personali determinando a volte l’insorgenza di depressione”.
“Queste cuffie – ha spiegato Paolo Tralongo – agiscono attraverso un metodo molto semplice: messe in testa durante il trattamento chemioterapico, determinano una riduzione della temperatura del cuoio capelluto attraverso una vasocostrizione che riduce l’afflusso del principio attivo del farmaco a livello della radice del capello. Questo determina la riduzione evidente di uno degli effetti collaterali più visibile, quello per il quale ancora oggi alcune donne non accettano di fare chemioterapia”.