La Guardia di Finanza di Messina ha arrestato 5 persone, un commercialista e quattro imprenditori, su ordine del gip messinese Maria Vermiglio. Gli illeciti ipotizzati sono associazione per delinquere finalizzata all’emissione ed all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e bancarotta fraudolenta. L’ordine prevede la custodia cautelare in carcere per tre indagati e gli arresti domiciliari per altri due. L’Autorità Giudiziaria ha inoltre disposto il sequestro preventivo per oltre 23 milioni di euro su conti correnti e disponibilità finanziarie riconducibili agli indagati ed alle società coinvolte nella frode. Nell’ambito dell’operazione, sono state denunciate complessivamente nove persone. L’indagine, che è nata da un controllo fiscale eseguito nei confronti di una ditta di vendita di prodotti informatici, ha fatto emergere l’esistenza di un’organizzazione finalizzata alla realizzazione di frodi fiscali capeggiata da due fratelli imprenditori ed un professionista, tutti destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere. Altri due imprenditori ricoprivano invece formalmente la carica di rappresentanti legali di alcune società di comodo (di fatto amministrate dai due fratelli), che venivano utilizzate per emettere fatture false a favore di altre società riconducibili all’organizzazione criminale.