Drastica riduzione dei servizi alle Poste. Questa la richiesta dei sindacati SLP – CISL, FAILP-CISAL, CONFSAL COM, FNC – UGL COM per tutelare la salute dei lavoratori.
Denunciata anche la mancata sanificazione degli uffici.
“Sarebbe opportuno lasciare soltanto presidi di uffici postali con erogazione di pochi servizi essenziali, tra i quali il caricamento degli atm per l’erogazione del contante; questo consentirebbe la garanzia di liquidità per i clienti e, contemporaneamente, la mancata esposizione del Lavoratore al rischio contagio. Invece, ci troviamo ancora ad erogare moltissimi servizi, anche quelli “meno importanti” e assolutamente non essenziali e rimandabili. Stessa condizione per il recapito, così come nei centri di smistamento postale. – si legge in una nota a firma delle sigle sindacali – Le parti sociali sollecitano da giorni urgenti risposte senza tentennamento. Contrariamente, i Lavoratori saranno costretti ad astenersi dalla prestazione lavorativa svolta in ambienti non adeguati ed in strutture a rischio contagio perché non sicure e non rispondenti ai dettami del Governo, in uno dei settori maggiormente esposti al rischio coronavirus.”