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Siria, raid Usa su scuola che ospitava sfollati a Raqqa

Siria, raid Usa su scuola che ospitava sfollati a Raqqa

Le forze americane schierate oggi sul fronte di Raqqa, in Siria, sono state trasportate in elicottero oltre le linee dell’Isis insieme a miliziani curdi loro alleati. Lo affermano le cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf), a predominanza curda, citate dall’agenzia Ap. Le forze americane e curde sarebbero state schierate nelle vicinanze della località di Tabqa, sull’Eufrate. L’organizzazione di attivisti ‘Raqqa viene massacrata in silenzio’ afferma che nell’operazione sono impegnati 500 soldati americani e miliziani curdi.

Secondo fonti degli attivisti, le forze americane e curde hanno già strappato all’Isis il controllo di quattro villaggi nell’area di Tabqa, interrompendo la strada che da Raqqa porta verso Aleppo, a ovest. La città di Raqqa si trova tuttavia ancora una sessantina di chilometri a est del luogo dove sono intervenuti gli americani, in quella che sembra un’operazione limitata. Secondo le stesse fonti l’obiettivo sarebbe infatti per ora solo quello di garantire alle forze curde il controllo dell’area di Tabqa.

Le stesse fonti denunciano che decine di sfollati siriani sono stati uccisi nel bombardamento aereo di una scuola dove erano ospitati nella provincia di Raqqa, sotto il controllo dell’Isis.
Lo affermano fonti degli attivisti. L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) riferisce che i morti sono almeno 33 e che il raid è stato apparentemente compiuto dalla Coalizione internazionale anti-Isis a guida americana. Il raid, secondo quanto precisa l’Ondus, è avvenuto la notte scorsa sulla cittadina di Mansura, nell’ovest della provincia di Raqqa. Testimoni citati dalla stessa Ong affermano di aver visto estrarre da sotto le macerie della scuola 33 corpi senza vita e due feriti, prima che miliziani dell’Isis arrivassero sul posto e allontanassero tutti i civili presenti. Nella scuola avevano trovato alloggio temporaneo una quarantina di famiglie fuggite dai combattimenti in altri villaggi della provincia di Raqqa e da quelle di Homs e Aleppo.

E sono ripresi intensi gli scontri armati alla periferia di Damasco tra forze governative e insorti, tra cui qaedisti. Lo riferiscono fonti locali che confermano quanto affermato dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria. Gli scontri sono in corso da domenica e proseguono a fasi alterne attorno e dentro il quartiere di Jobar, che collega il centro moderno della capitale con i sobborghi orientali in mano agli insorti. Si registrano inoltre pesanti e ripetuti bombardamenti aerei e di artiglieria governativi sui sobborghi orientali.

Oggi a Washington si apre tra misure di sicurezza eccezionali il summit della coalizione globale anti Isis guidata dagli Stati Uniti, con la partecipazione di 68 tra Paesi e organizzazioni internazionali. L’Italia è rappresentata dal ministro degli esteri Angelino Alfano, che richiamerà l’attenzione sulla priorità della Libia. Interverrà anche il capo della diplomazia europea Federica Mogherini. Il vertice sarà aperto dal segretario di stato Rex Tillerson e dal premier iracheno Haider al-Abadi. Presente anche il capo del Pentagono James Mattis. L’obiettivo e’ fare il punto sull’offensiva contro l’Isis e discutere come rafforzare la campagna contro il Califfato, accelerando anche la liberazione di Mosul