Un bambinello nero nel presepe della Chiesa dei Cappuccini a Sortino durante la messa di Natale di mezzanotte fa insorgere i rappresentanti locali della Lega. Igor Gelarda e Fabio Cantarella.
“Questa scelta – scrivono in una nota – stravolge il vero significato della Natività. Sull’altare è stato celebrato un falso storico, non certo un messaggio di uguaglianza, che può rappresentare anzi la forma più alta di razzismo proprio da chi, in modo radicale, tradisce la parola di Dio”.
“ll presepe è il simbolo evangelico per antonomasia del cristianesimo – aggiunge Nello Bongiovanni, consigliere comunale della Lega nel Siracusano – e non è accettabile che si brandisca in questo modo. Ogni occasione sta diventando buona per apparire l’anti-Salvini, ma ognuno di noi ricopre un ruolo nella vita e bisogna stare attenti a come questo ruolo viene esercitato. Soprattutto in chiesa, sull’altare”.
Nel mondo, dati 2018 del Rapporto sulla libertà religiosa di Aiuto alla Chiesa, quasi 300 milioni di cristiani vivono in un Paese di persecuzione e continuano ad essere il gruppo religioso più sottoposto a violazioni di diritti umani.
“Si tratta di Paesi da dove non arrivano mai fermi gesti di condanna per le violenze sui cristiani – dicono Gelarda e Cantarella – ma oltretutto è impensabile che tutta l’Africa possa essere accolta in Italia, in Europa. Se affermare questo vuol dire razzismo – concludono gli esponenti della Lega – mostrare un bambinello nero ai fedeli, in Italia, durante la messa di Natale, è pura demagogia”.