Sono almeno 54 i morti causati dal terremoto di 6,5 gradi che ha scosso all’alba locale (quando in Italia era tarda serata) la provincia di Aceh, nel nord dell’isola indonesiana di Sumatra; centinaia i feriti e decine di persone, secondo le autorita’, sono ancora intrappolate sotto le macerie. La scossa ha fatto tremare il municipio di Pidie JayA, a circa 120km ad est di Banda Aceh, la capitale provinciale, a 8,2 chilometri di profondita’, secondo l’Usgs, il servizio geologico americano, che registra l’attivita’ sismica nel mondo (in un primo momento l’organismo aveva misurato in 6,4 la magnitudo con l’epicentro situato a 17 chilometri di proondita’). La scossa e’ stata registrata poco dopo le 05:00 ora locali, quando la gran parte delle persone, di religione musulmana, si preparava per le preghiere mattutine. Tra le decine di feriti, almeno 26 persone sono in gravi condizioni. Secondo la stampa locale, la gran parte dei morti sono stati registrati nel distretto di Trienggadeng e i feriti sono curati negli ospedali di Sigli e Bireuen. Il tremore, che e’ durato circa tre minuti ed e’ stato seguito da varie repliche, ha provocato il crollo di 72 case e 6 moschee nella zona di Pidie Jaya. Secondo la protezione civile locale, sono circa 1500, la meta’ dei quali militari, le persone che partecipano alle operazioni di soccorso e ricerca delle persone ancora sepolte sotto le macerie.
Ècorsa contro il tempo ad Aceh, nel nord dell’isola di Sumatra, per salvare le decine di persone rimaste sepolte sotto le macerie delle case crollate per il forte sisma sottomarino che ha fatto tremare l’intera provincia indonesiana. I morti sono almeno 54, secondo le autorita’ militari, quasi tutti (tranne due) deceduti nel distretto di Pidie Jaya, il piu’ vicino all’epicentro. ASltre due persone sono morte in distretto limitrofo, Bireuen. Tra le decine di feriti, almeno 78 versano in gravi condizioni. La scossa ha fatto tremare l’intero municipio di Pidie Jaya, circa 120km ad est di Banda Aceh, la capitale provinciale, a 8,2 chilometri di profondita’, secondo l’Usgs, il servizio geologico americano, che registra l’attivita’ sismica nel mondo (in un primo momento l’organismo aveva misurato in 6,4 la magnitudo con l’epicentro situato a 17 chilometri di profondita’). La scossa e’ stata registrata poco dopo le 05:00 ora locali, quando la gran parte delle persone, di religione musulmana, si preparava per le preghiere mattutine.
Il tremore, che e’ durato circa tre minuti ed e’ stato seguito da varie repliche, ha provocato il crollo di 72 case e 6 moschee nella sola zona di Pidie Jaya. Secondo la protezione civile locale, sono circa 1500, la meta’ dei quali militari, le persone che partecipano alle operazioni di soccorso e ricerca delle persone ancora sepolte sotto le macerie. La zona di Aceh fu una di quelle piu’ colpite dal terremoto, che poi innesco’ uno tsunami, il 26 dicembre 2004: i morti nella sola provincia indonesiana furono piu’ di 100mila.