L’Isis ha rivendicato l’attacco della notte di Capodanno a Istanbul. Lo riferisce la tv curda Rudaw.
Nella sua rivendicazione, l’Isis dice che l’attentato di Capodanno a Istanbul e’ una “vendetta” per i bombardamenti della Turchia contro i musulmani in Siria. Secondo il comunicato del gruppo jihadista, l'”eroico soldato del califfato” ha usato anche delle granate e ha causato 150 tra morti e feriti nel nightclub Reina. “Che il governo apostata della Turchia – si legge nel comunicato – sappia che il sangue dei musulmani versato per i bombardamenti dei suoi caccia si trasforma in fuoco nella sua casa”.
Alcune importanti testate turche, come Hurriyet, Vatan e Sozcu, avanzano l’ipotesi che l’attentatore di Capodanno a Istanbul possa essere un poliziotto, considerata la facilita’ con cui il terrorista e’ giunto all’ingresso del locale e poi, una volta al suo interno, ha cambiato sei caricatori da 30 proiettili, scaricandoli praticamente senza sosta su una folla di 800 persone. Un poliziotto radicalizzato islamista aveva ucciso il 19 dicembre scorso ad Ankara l’ambasciatore della Russia, Andrey Karlov.
Intanto, il ministro degli Interni turco Suleyman Soylu ha dichiarato, in una conferenza stampa, che il magistrato ha confermato la detenzione in carcere per 25 dei 147 sospetti jihadisti dell’Isis, arrestati in seguito all’attacco alla discoteca Reyna. Soylu ha ribadito che la caccia all’uomo continua, confermando che 274 operazioni anti Isis sono state effettuate dalle forze di sicurezza turche nelle ultime 36 ore in tutto il paese.