Si appropriavano di auto prese a noleggio da societa’ di leasing per rivenderle all’estero, ma spacciavano anche droga, praticavano l’usura, e si rendevano responsabili di furti, intimidazioni e danneggiamenti. Queste le accuse contestate alle 39 persone destinatarie di provvedimenti restrittivi emessi stamani dalla Guardia di Finanza e dalla Polstrada di Cosenza. Riciclaggio, ricettazione, furto aggravato, incendio, truffa, falso, usura, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e commercio di armi i reati contestati a vario titolo. L’operazione, scattata alle prime luci dell’alba, e’ stata eseguita a Cosenza, nella in altre localita’ della Calabria ed in gran parte del territorio nazionale. Guardia Finanza e Polstrada hanno agito sotto la direzione della Procura della Repubblica di Cosenza. L’operazione, ha impegnato oltre 300 finanzieri e a genti della Polizia Stradale. Eseguite oltre 70 perquisizioni.
L’indagine ha avuto origine da una segnalazione del ministero dell’Interno, servizio di Polizia Stradale, relativa ad un traffico internazionale di veicoli di provenienza illecita ed ha fatto emergere il coinvolgimento di vari personaggi operanti sul territorio italiano i quali, grazie a consolidati legami con esponenti criminali dei Paesi dell’Est Europeo (in particolare la Romania), dopo essersi appropriati di autovetture di grossa cilindrata noleggiate da diverse societa’ di leasing, utilizzando falsi documenti e di circolazione e di proprieta’ le “ripulivano” reimmatricolandole all’estero dove venivano poi commercializzate. L’accertamento dell’attivita’ illecita svolta dall’organizzazione e’ stato possibile, come evidenziato durante una conferenza stampa degli inquirenti, anche grazie alla fattiva collaborazione fornita dalla magistratura e dalla polizia rumene, attraverso approfondimenti investigativi.
L’attivita’ investigativa ha fatto emergere una vera e propria rete di spaccio di stupefacenti di diversa tipologia (cocaina, hashish e marijuana), realizzata da persone che, con frequenza quasi giornaliera, rifornivano un numero impressionante di consumatori prevalentemente giovani e adolescenti, con un giro di affari di circa un milione di euro. Gli indagati specializzati nel traffico di droga facevano sfoggio della loro pericolosita’ utilizzando armi da fuoco. Dalle indagini sono emerse anche condotte usurarie ai danni di 11 persone, a cui venivano praticati interessi annuali oscillanti tra il 120% ed il 300% richiedendo in garanzia il rilascio di titoli di credito. Le vittime, piccoli imprenditori e persone fisiche, versavano in condizioni di grave difficolta’ economica e quando non riuscivano a far fronte al pagamento del capitale o degli interessi, subivano intimidazioni da parte degli indagati. Nel corso delle indagini sono stati accertati anche numerosi episodi di truffe a compagnie assicurative. Attraverso la simulazione di incidenti stradali, infortuni e furti, gli indagati ottenevano cospicui indennizzi assicurativi. In particolare, in un’occasione alcune indagati, con l’ausilio di un consulente tecnico, si sono resi responsabili dell’incendio di un locale commerciale sito in uno stabile abitato da diverse famiglie al solo scopo di incassare il premio assicurativo di oltre 100.000 euro. Nessuno scrupolo per la sicurezza degli inquilini dello stabile. Alcuni indagati sono anche accusati di numerosi furti in esercizi commerciali, commessi con frequenza quotidiana ed in alcune occasioni con la collaborazione di minori.