Sale di tono la protesta dei lavoratori della Bng. Da questa mattina il presidio si è allargato alle 4 portinerie e in assenza di novità andrà avanti ad oltranza.
Lo avevano annunciato ieri i segretari di categoria Salvo Carnevale (Fillea Cgil), Gaetano La Braca (Filca Cisl) e Saveria Corallo (Feneal Uil) dopo l’incontro con l’impresa in Confindustria che ha lasciato, come prevedevano, l’amaro in bocca, anche perché è stata ventilata la prospettiva di nuovi licenziamenti ad aprile, altri 6 che andrebbero ad aggiungersi agli 11 già effettuati su un totale di 29 lavoratori.
“L’impresa attribuisce le responsabilità alla committente e fin quando Eni Versalis non chiarirà la propria posizione – avevano annunciato ieri – la protesta proseguirà anche perché anche il tavolo con l’ispettorato del lavoro non potrà essere risolutivo”.
All’origine della vertenza il mancato rispetto dell’accordo dell’8 luglio 2020 tra le parti.
L’unica soluzione possibile secondo i sindacati è quella di un incontro in prefettura, in considerazione anche del fatto che il prossimo 30 aprile i contratti saranno in scadenza.