Violenza di genere: associazioni e organizzazioni di volontariato non trovano un dialogo continuo con le istituzioni, mentre bisogna verificare se la normativa regionale in materia è aggiornata e se viene concretamente applicata. Due questioni legate ad un tema complesso e delicato, sul quale Valentina Zafarana e Jose Marano, deputate regionali del Movimento 5 Stelle, hanno chiesto un’audizione congiunta in Commissione V (Cultura, formazione e lavoro) e VI (Salute, servizi sociali e sanitari) che si svolgerà martedi 16.
“Coinvolgeremo – spiega Zafarana – tutte le associazioni che si occupano di violenza di genere. Insieme agli operatori che quotidianamente vivono il fenomeno, analizzeremo il quadro normativo siciliano. Vogliamo capire se è sufficiente e aggiornato per assicurare tutte le garanzie possibili in fatto di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e in che misura, eventualmente, sia necessario attuare innovazioni o miglioramenti legislativi. Intanto chiederò agli assessori regionali alla Famiglia, alla Salute e all’Istruzione di istituire una cabina di regia tra i tre assessorati, perché si realizzi un coordinamento effettivo delle azioni anti-violenza previste dalla legge”.
“Il Forum permanente – ricorda Marano – contro le molestie e la violenza di genere, istituito dalla L.R. 3/2012, non viene convocato da luglio 2018. Il Piano regionale degli interventi per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere, previsto dalla stessa legge, non è stato elaborato in sinergia con il Forum. La gestione di una parte del Piano regionale è stata data al Formez Pa, secondo una convenzione con il Dipartimento della Famiglia sottoscritta senza un confronto con il Forum. Associazioni e centri antiviolenza sono stati praticamente ignorati e abbiamo già evidenziato tutto questo in una nota all’assessore Scavone. Nell’audizione congiunta, il Governo regionale dovrà spiegarci quali linee programmatiche intende attuare su questi delicatissimi temi”.
“Il contrasto alla violenza di genere – aggiunge il deputato Nuccio Di Paola – è per noi una priorità. Lo abbiamo dimostrato con i provvedimenti che abbiamo adottato a livello nazionale, con il Codice Rosso, che introduce nuove misure in materia. A livello regionale è importante favorire un approccio multidisciplinare, coinvolgendo le associazioni e gli operatori che assistono le vittime, rafforzando la tutela ma, soprattutto, promuovendo una cultura del rispetto che possa concretamente prevenire ulteriori episodi. Il ruolo dei volontari può essere efficace solo se coordinato al meglio con il lavoro degli altri attori di questo percorso. L’esperienza che hanno maturato in questi anni è un patrimonio che non può essere ignorato”.