Il 2016 è stato un anno cruciale per la ripresa del mercato immobiliare italiano. Una crescita generalizzata delle compravendite (+18,9% rispetto al 2015) ha coinvolto, seppur con percentuali diverse, tutto il Paese. Anche la nostra Isola ha mostrato (pur restando sotto la media nazionale) importanti segni di ripresa, confermando il trend già iniziato nel 2015. 33.819 le compravendite effettuate, in crescita del 12,44% rispetto ai dodici mesi precedenti. Anche l’indicatore Imi, che misura l’intensità del mercato immobiliare, è cresciuto. Il valore registrato è dell’1,07%, in aumento dello 0,21% rispetto al 2015.
Siracusa però si posiziona al penultimo posto per crescita di compravendita immobiliare: 2.910 le transazioni nella provincia (+6,53% rispetto all’anno precedente). Circa il 60% di queste ha interessato il Capoluogo e la macroarea del Polo industriale. L’Imi ha segnato una percentuale dell’1,21%, con una differenza dello 0,07% rispetto al 2015.
Ultimo posto, perciò la provincia peggiore, per Enna che arranca con una crescita piuttosto modesta delle compravendite (4,45%) e dell’indicatore Imi, aumentato appena dello 0,03% rispetto al 2015.
Bene invece, in ordine di province virtuose, Catania, Ragusa e Messina.
Il mercato immobiliare nella provincia di Catania ha subito uno degli incrementi maggiori di tutta l’isola: compravendite cresciute del 20,30% rispetto all’anno precedente, per un totale di 7.505 transazioni. Il volume di scambio è stato assorbito per circa il 50% del totale dalla macroarea dell’Hinterland Catanese e della città capoluogo. Lo stesso trend positivo, si è registrato per l’indice Imi (1,24%).
Nella Provincia di Ragusa l’incremento delle compravendite è stato del 19,92% (2.216 transazioni in totale, il 30% delle quali, è stato registrato nel capoluogo).1,07%, invece, il valore dell’Imi (cresciuto dello 0,18% rispetto al 2016).
4.494 le compravendite registrate nella Provincia di Messina, con una crescita del 17,65% rispetto all’anno precedente. Gli incrementi maggiori hanno interessato il Capoluogo (21,55%) e la Costiera jonica (27,45%). L’Imi è cresciuto dello 0,15%, assestandosi all’1%.
Tra le province che crescono ma non decollano: Palermo (+8), Agrigento (+9), Caltanissetta (+9.37) e infine Trapani (+8.20).