“Il progetto Albatro mi ha subito trasmesso buone vibrazioni e sono qui per dare il massimo dentro e fuori il campo di gioco.»
Marco Antonio Oneto Zuniga si presenta così ai suoi nuovi tifosi e lo fa rassicurando tutti sul suo impegno. «Ho 35 anni, arrivo per la prima volta in Italia – ha detto – ma questo non significa che voglio rilassarmi. Vengo a Siracusa per dare il massimo e contribuire a portare in alto la Teamnetwork Albatro a livello nazionale e internazionale. Ho apprezzato l’idea di lavorare ad un progetto di crescita sportiva che non guarda soltanto al campo ma vuole occuparsi di integrazione sportiva e di crescita sociale.”
Il pivot cileno, che giocherà con passaporto italiano perché originario con la sua famiglia di Genova, è stato presentato questa mattina, nella sala stampa della Cittadella dello Sport, dal presidente del sodalizio bianconero Vito Laudani e dal tecnico della prima squadra Peppe Vinci.
Il massimo dirigente ha sottolineato l’importanza dell’arrivo di Oneto Zuniga che, oltre che essere un campione affermato, ha conquistato tutti per l’alto spessore umano.
“Nella sua bacheca ci sono la Coppa dei Campioni, la EHF Challenge Cup e molti titoli vinti tra Spagna, Portogallo, Ungheria e Germania – ha ricordato Laudani – Ma c’è soprattutto l’impegno sociale che porta avanti in Cile con la fondazione che prende il suo nome. Si occupa dei bambini disagiati e attraverso lo sport li aiuta in processo di crescita che anche noi vogliamo sostenere.”
Sul peso che l’arrivo di questo giocatore avrà sull’intero movimento si è soffermato il tecnico della Teamnetwork Albatro.
“L’arrivo di Oneto è motivo di orgoglio per l’intera pallamano italiana – ha detto Vinci – L’Albatro è stata il tramite per portare questo giocatore nel nostro campionato. È un giocatore che, per il palmares che si porta dietro, ricorda soltanto il mitico Zdravko Zovko guru della pallamano mondiale, oro alle Olimpiadi e tre scudetti con l’Ortigia Siracusa. Ci sono tutte le premesse per creare grande entusiasmo attorno alla pallamano e confermare per Siracusa la credibilità e il blasone che merita in ambito internazionale”.