Comincia a perdere pezzi il Consiglio comunale di Siracusa, travolto dai sospetti e dalle polemiche che da mesi ormai hanno coinvolto diversi degli inquilini di palazzo Vermexio. Hanno annunciato oggi nel corso di una conferenza stampa le loro dimissioni i consiglieri comunali Fabio Rodante e Massimo Milazzo. A far traboccare il vaso l’ultimo servizio del “Le Iene” trasmesso martedì scorso, che tanto clamore ha suscitato in città e che ha dato vita sui social ad un dibattito al vetriolo non solo tra i semplici cittadini, ma anche tra i diretti interessati. In pratica si tratta di un vero e proprio atto d’accusa contro l’amministrazione Garozzo, rea di non essersi, a loro dire, mai posta il problema di confrontarsi in aula con quanto stava accadendo, alimentando in questo modo ancor più dubbi e sospetti. La decisione, a sentire i due ex consiglieri è legata al “gravissimo stato di crisi amministrativa e di immagine che da tempo attanaglia il Comune. L’ente è avvolto da una spirale di notizie scandalistiche, di denunce, querele incrociate. La stampa ha etichettato Siracusa come il Comune più inquisito d’Italia. L’attività amministrativa è paralizzata. Non è serio andare avanti. Si è creato un solco profondo tra città e palazzo, elettori ed eletti”. Ecco perché secondo Milazzo e Rodante la cosa più giusta da fare in questo momento sarebbe quella di restituire il mandato ai cittadini, gli unici deputati a scegliere e decidere in questo momento. Il posto dei due consiglieri dimissionari sarà preso da Dario Tota e Franco Zappalà, primi dei non eletti alle ultime amministrative, sempre che decidano di accettare.
E intanto monta anche l’azione dell’opposizione: Salvo Sorbello, Cetty Vinci e Simona Princiotta, come dichiara quest’ultima su Facebook stanno per depositare le loro dimissioni presso il notaio Emanuele Pensavalle. “Non appena raggiunto di numero legale – scrive la Princiotta – il notaio sarà obbligato a protocollarle al Comune per staccare la spina a questa amministrazione”.