A pochi giorni dal referendum costituzionale del 4 dicembre, Siracusa Post ha voluto sondare gli animi dei cittadini aretusei. La confusione è ancora tanta, molti sono gli indecisi. Qualcuno lamenta un’informazione scadente, altri semplicemente si dichiarano disinteressati al quesito.
“Voto si perchè sono favorevole al cambiamento, nessun altro a parte il Governo Renzi può metterlo in campo.” – dice un signore sulla cinquantina passeggiando per le vie di Ortigia.
Tastando i pareri siracusani è stato molto interessante vedere un dibattito anche interno alle famiglie: il marito vota si, la moglie vota no e proprio sotto i nostri occhi, la coppia mette in piedi un bel dibattito sulle panchine di Piazza Archimede. Continuando a passeggiare ci imbattiamo in un residente nel quartiere Graziella, appena uscito di casa: “Voto no, perchè non penso che si vada incontro al principio di democrazia con questo nuovo Senato”.
Chiedendo in giro gli animi si scaldano facilmente tra le vie della bella Siracusa. Sotto i nostri occhi l’Isolotto si trasforma in un salotto, e sembra di assistere a circoli di conversazione. I nostri interlocutori sono residenti, esercenti, cittadini che passano casualmente da quelle strade, dal Duomo, alla Fonte Aretusa, al passaggio Adorno e tutte le meravigliose vie che formano Ortigia.
Salgono subito i toni quando si parla del taglio delle poltrone in politica. Al corso Matteotti si apre un piccolo siparietto, i protagonisti sono gli esercenti che si trovano ciascuno davanti al proprio negozio fumando tranquillamente la loro sigaretta.
“Io voto si perchè voglio che la politica ci costi di meno, due Camere che fanno la stessa cosa è assurdo. Il ping pong da un lato e dall’altro è ridicolo” – dice uno di loro, con tono fermo e deciso.
“Come pensi che la politica possa tagliare sè stessa? – risponde provocatoriamente l’altro guardando il suo interlocutore – E’ chiaramente fumo negli occhi. Il mio è No perchè sono affezionato alla Costituzione Italiana”.
“E’ vecchia e imprecisa – interviene un passante – dobbiamo innovarci, per gli altri Paesi è una cosa normale, ma l’Italia è sempre indietro. Io voto Si”.
Dalle nonne con i nipoti, alle coppiette, alle comitive di ragazzi Siracusa Post ha setacciato Ortigia.
“Io voto no – timidamente un ragazzo 19enne – io la costituzione l’ho studiata a scuola. Il nostro Paese ha una storia complicata e l’attuale legge è una garanzia di equilibrio tra poteri”.
E anche qui, in questo angolo della città, inizia un dibattito tra i più giovani, che nonostante i luoghi comuni, in realtà sono molto attenti alla vita politica e a quello che sarà il futuro di questo Paese.
E’ sera, noi andiamo via. Ci lasciamo alle spalle tanti piccoli gruppetti di persone che non hanno nulla a che fare con la vita politica, ma è gente comune. Tra Sì, No e gli indecisi la cosa che salta agli occhi è la curiosità e l’attenzione su una questione tecnica che però, è riuscita a coinvolgere tutti.