Siracusa e Pachino all’interno del tratto siciliano della Ciclovia della Magna Grecia che abbraccia i territori di Basilicata, Calabria e Sicilia.
E’ finanziata dalla legge di Stabilità 2017 e dalla manovra di aprile insieme alla ciclovia del Garda, e a quella della Sardegna e, nelle intenzioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio si tratta di “una mobilità lenta, in grado di integrarsi con altre modalità come il treno o le navi, per godere nel modo migliore del BelPaese”.
Il tratto siciliano si muove lungo l’itinerario di Eurovelo 7 da Messina si collega con Catania, Siracusa e Pachino, per poi concludersi a Pozzallo.
In Basilicata e Calabria la ciclovia partirà da Metaponto, arriverà a Reggio Calabria, per poi risalire sulla dorsale Tirrenica giungendo in Basilicata nella città di Maratea, interessando in particolare il tratto 1 della rete Bicitalia e collegandosi a Reggio Calabria anche al tratto 11 della stessa Rete “Ciclovia degli Appennini”.
In totale, nelle 3 Regione, il percorso è di circa 1.000 chilometri e risponde ai requisiti di intermodalità con altri sistemi di trasporto, in particolare con il sistema ferroviario e marittimo, interconnessione con altri itinerari cicloturistici, valorizzazione del patrimonio storico artistico e naturalistico, valorizzazione del patrimonio agricolo, enogastronomico e delle tradizioni popolari, sviluppo di ricettività turistica ecosostenibile, generazione di occupazione a partire dalle aree interne.
Il soggetto capofila della ciclovia della Magna Grecia è la Regione Calabria, che dovrà coordinare i lavori degli enti coinvolti e presentare al Mit la stima economica del progetto di fattibilità tecnica ed economica e del fabbisogno per la realizzazione, indicando le priorità.
Ricevuti il benestare alla stima e le risorse per la progettazione, i coordinatori dovranno inviare i progetti che saranno finanziati con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.
I progetti dovranno dare la possibilità ai ciclisti inesperti, ai disabili ed ai nuclei familiari di percorrere la ciclovia al pari degli altri utenti della ciclabilità.