Il penultimo posto di Siracusa nella classifica di Italia Oggi sulla qualità della vita è figlio del “poderoso crollo del benessere collettivo”.
Così la pensa il neo segretario generale della Cgil aretusa, Roberto Alosi, che in una nota snocciola i numeri della crisi di quasi la totalità delle catorie che compongono la comunità dai giovani ai disoccupati e per finire ai pensionati.
“Sotto la spinta mai neutrale della crisi- scrive Alosi – i soggetti più deboli e più esposti della nostra collettività sono stati costretti a scegliere tra lavoro e diritti, addirittura tra lavoro e salute. Eppure il nostro è un contesto che, nonostante tutto, – continua il segretario – mantiene intatte le sue enormi potenzialità di crescita e di attrazione di risorse per lo straordinario patrimonio industriale, agroalimentare, turistico e culturale di cui dispone”. Da qui l’invito di Alosi a “rilanciare con maggiore convinzione una grande stagione di alleanze, di confronto ma anche di conflitto con i decisori politici, affinchè possano prendersi in carico l’onere di elaborare un’idea, un progetto, una visione d’insieme del territorio condivisa e partecipata e su quella convogliare investimenti, risorse ed intelligenze. O svoltiamo tutti insieme in questa direzione o rischiamo di essere travolti da un sentimento di rabbia sociale incontenibile”.