dal 5 novembre al 4 marzo

Siracusa, il Pd in cerca di candidati: torna il dibattito su organismi locali

Siracusa, il Pd in cerca di candidati: si riavvolge la pellicola e torna il dibattito sul potere degli organismi locali

Essere o non essere: direzione provinciale o non direzione provinciale. Passa il tempo, cambiano le elezioni, mutano gli attori politici (mantenendo invariata la regia), ma il dilemma è sempre uguale: fare valere o meno il potere degli organismi locali del Partito Democratico.
Dal 5 novembre al 4 marzo, i meccanismi che pervadono il Pd rimangono immutati: da un lato personalità come Turi Raiti e Salvo Baio che chiedono con forza la convocazione della direzione provinciale per aprire un serio dialogo in vista delle prossime elezioni politiche, ma dall’altra parte il sindaco Giancarlo Garozzo che (adesso come allora) è del parere di delegare tutto alla direzione nazionale (all’epoca regionale).
Intanto cominciano a girare per i corridoi dei palazzi del partito i primi nomi, le prime indiscrezioni sulle candidature. Nomi ancora troppo provvisori per essere svelati. Ma dietro ogni singolo nome, c’è sempre una regia, un gruppo.

Nel gioco delle scomposizioni e ricomposizioni delle correnti del Pd, sta avanzando una strategia che vede alleate l’area Dem di Pupillo, l’area Orlando di Marziano e Raiti e l’area Renzi di Garozzo – analizza Salvo Baio, direzione provinciale Pd

Stesso asse che si era formato subito dopo le elezioni regionali, quando tutti si coalizzarono contro l’area Giovanni Cafeo, e contro il segretario provinciale Alessio Lo Giudice, accusato di non aver fatto gli interessi del partito in campagna elettorale, perchè troppo impegnato a lanciare la nuova area Orfini anche nella provincia aretusea. Adesso, come ogni tornata elettorale, si cerca il giusto canale di comunicazione, anche a via di forzature.

L’asse Marziano, Garozzo, Pupillo e Raiti non è portatore di alcun progetto, di alcuna idea da sottoporre alle altre componenti ed ha come incubatrice le prossime Politiche e Amministrative – continua Baio, da sempre alleato di Cafeo – Quella parte di partito in cui, a modo mio, mi riconosco non è disposta a stendere un velo di silenzio sul comportamento di Garozzo e company che alle Regionali hanno sostenuto, votato e fatto votare una lista concorrente col Pd, sottraendo voti al proprio partito. Come non siamo disposti – conclude – a cambiare giudizio sull’esperienza amministrativa del Comune di Siracusa. Su questi due punti non c’è appello all’unità che tenga e se i compagni dell’area Orlando hanno cambiato opinione lo dicano apertamente

Una vera e propria chiusura con tanto di avvertimento velato “uomo avvisato, mezzo salvato”. Anche se, a dirla tutta, Garozzo si sta salvando da solo tirandosi fuori dai giochi e dichiarandosi estraneo a questa specie di alleanza. Tesi confermata anche da Bruno Marziano:

Il lavoro che l’area Orlando sta facendo – dichiara – è provare a ricompattare il partito nell’ottica di arrivare ‘più forti’ a Roma. Ma da qui a parlare di alleanze varie ce ne passa

Intanto a Roma è tutto pronto per la direzione nazionale di martedì che aprirà ufficialmente le danze. Subito dopo dovrebbe riunirsi la direzione regionale, convocata da Fausto Raciti e, prima del fatidico 29 gennaio dovrebbe toccare a quella provinciale.

La cosa importante è cercare nomi che siano aderenti al territorio e non calati dall’alto – dice Lo Giudice.

Insomma tra amori, divorzi, cambi di casacche e spalle voltate, il partito annuncia un dialogo intenso in vista del 4 marzo.
La sensazione è che l’overbooking da candidati per il Pd del 5 novembre non solo si possa ripresentare anche questa volta, ma che abbia lasciato ferite nelle anime del Pd che in qualche modo adesso hanno bisogno di essere sanate. Oppure, semplicemente “contate”.