Poporopo, poporopo, poporopopoporopo. Squillino le trombe, escano le persone in strada, cantino i bambini, solo gioia e allegria in questa giornata di festa per la nostra Santa patrona Lucia. E’ il 13 dicembre una data imporatnte per tutti i Siracusani che stamattina si sono svegliati con i fuochi d’artificio, e per tutta la giornata vivranno la magia di questa festa che oltre a essere religiosa è anche culturale, tradizione di una città che in poche occasioni si presenta compatta. Ebbene Santa Lucia ha la capacità di unire la cittadinanza che per una volta si sente parte di un tutto.
Le celebrazioni sono iniziate alle 10 con la Santa Messa in Cattedrale, presieduta da monsignor Giovanni Accolla, arcivescovo metropolita di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela.
La cornice musicale è affidata al coro della Cattedrale, diretto dal maestro Salvatore Cannizzaro. E dopo questo momento sacro, alle 15.30, tutti in Piazza Duomo da dove partirà la tradizionale processione.
Attori protagonisti i fedeli, accorsi anche da fuori, che anche a piedi scalzi si rivolgono alla Santa dai bellissimi occhi per chiedere una grazia. Ma a Santa Lucia non si chiede solo qualcosa in cambio, in tantissimi infatti nel pomeriggio accoreranno alla processione solo per mostrare alla Santa la loro devozione. Niente e nessuno può fermare questo senso di appartenenza, neanche la pioggerellina che da stamattina si sta riversando sul capoluogo aretuseo.
La processione percorrerà via. P. Picherale, largo Aretusa, Passeggio adorno, via Ruggero settimo, Porta Marina, via Svevia, largo xxv luglio, piazza Pancali, corso Umberto I, viale Regina Margherita, via Arsenale, via Piave, via Ragusa e piazza Santa Lucia. All’arrivo del Simulacro nella Basilica del Sepolcro il parroco celebrerà la santa messa.
E allora gridiamolo, con orgoglio, con gli occhi rivolti al cielo e il cuore stracolmo di amore: “Sarausana jè”