Nessun dito puntato contro l’attuale Amministrazione (o quasi), la polemica non fa parte di Ezechia Paolo Reale. Lo confermano i toni usati da quest’ultimo, questa mattina in sede di conferenza stampa, durante la quale ha ufficializzato la corsa alle prossime elezioni amministrative, previste per giugno, della lista civica Progetto Siracusa.
Dopo la delusione di cinque anni fa Reale è pronto per rimettersi in gioco. Anzi, a dirla tutta, è pronto per “mettersi a disposizione del progetto e della città” (parole sue), con la possibilità di fare un passo indietro in caso di mancate sinergie giuste.
Dal politichese all’italiano, però, il passo è breve: Reale, con ogni probabilità, sarà il candidato sindaco per un progetto civico aperto a tutte le forze sane della città, da quelle politiche, a quelle civiche, sociali e quant’altro.
Un città pulita, dei servizi funzionanti, un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche e una forte attenzione a tutto il tessuto cittadino, e non solo Ortigia.
“Basta poco per la città – ha detto Reale, il quale ha fiducioso continuato – il resto lo faranno i Siracusani”. Eh sì, perchè sono proprio loro i veri protagonisti del progetto. “Immaginiamo – ha continuato Reale – un progetto condiviso con la città attraverso mezzi altamente democratici, come ad esempio il bilancio partecipato”.
Eppure una nota critica all’attuale sindaco Giancarlo Garozzo non poteva certo mancare. “E’ stata avvelenata la città di critiche e cattiverie – ha detto – che hanno prodotto, per certi versi, inefficienza”. E poi scendendo nel cuore della gestione della res pubblica: “Purtroppo la grande assenza di questa Amministrazione – ha concluso Reale – è la programmazione. Non abbiamo idea di cosa sarà la nostra città di domani”.
Accanto a lui, i compagni che da sempre hanno condiviso le basi del progetto: Salvo Sorbello (che forse però per questa tornata elettorale resterà in panchina), Cetty Vinci, Ivan Scimonelli, Lucia Catalano, Ivana Fuggetta e infine l’avvocato Bordone.
Da quel tavolo è stato lanciato un appello a tutte le forze della città ai fini di una collaborazione proficua. Potrebbero esserci sorprese? Questo progetto civico potrebbe racchiudere, in qualche modo, più colori politici?
“Per rattoppare una buca in strada non servono grandi ideologie” – risponde Reale a fine conferenza.