“Finalmente la salvezza scende sull’umanità, il senso del dolore si è rivelato al mondo nella sua immensità”. E’ uno dei passaggi de “La Bella Passione” monologo tratto da “Il libro della Passione” di José Miguel Ibanez Langlois, andato in scena ieri sera nella Chiesa Cattedrale a Siracusa.
L’attore siracusano, Sebastiano Lo Monaco, accompagnato dalle musiche dell’orchestra di 25 elementi diretta dal maestro Antonio Granata, nella Settimana Santa, ha voluto presentare un testo di grande suggestione. E’ il cammino di Gesù verso il calvario, incontrando le figure della Passione: da Erode a Giuda dalla Veronica ai discepoli. “Grazie per averci fatto rivivere il mistero di Cristo. La possibilità di vivere intensamente i misteri che celebreremo adesso a Pasqua” ha detto l’arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo.
Una riflessione sulla Passione non partendo dal Vangelo ma da un poeta. Gesù di Nazaret: “neppure i suoi parenti credevano in lui e lo ritenevano pazzo. I suoi discepoli lo abbandonarono, fu venduto per 30 dollari, condannato come bestemmiatore e rivoluzionario”. Il poema, scritto dal sacerdote cileno amico d’infanzia di Papa Francesco, prova a rendere attuale la Passione di Gesù. “Per amore volle morire. Per far si che la morte vedesse Dio con i propri occhi, per far si che la morte gridasse viva Cristo Re” conclude Lo Monaco.