Siracusa tra le province che esporta maggiormente, rispetto al resto della Sicilia. A certificare i numeri delle esportazioni siciliane è l’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia che ha rielaborato i dati regionali dell’Istat sull’export del 2017.
Il contributo maggiore alle esportazioni siciliane, Siracusa lo ha dato con i prodotti petroliferi che hanno raggiunto picchi pari a +41,84%. Subito dopo Siracusa, virtuosa anche Catania (+24,65%) e Messina (+23,37%). Bene anche Agrigento (+16%), Caltanissetta ed Enna (entrambe con una crescita del 7%). A Palermo si registra un lieve incremento del 2,5% mentre Trapani è l’unica provincia siciliana che segna un calo (-4,7%).
Complessivamente è salito del 30% il valore delle esportazioni siciliane nel 2017. Lo scorso anno il fatturato delle vendite all’estero è stato pari a 9,2 miliardi di euro in aumento rispetto al 2016 quando il giro d’affari è stato di 7,1 miliardi. Numeri in crescita, dunque, e una performance in termini percentuali che è tra le migliori in Italia. Basti pensare che per quanto concerne la dinamica dell’export verso i paesi extra Ue, la Sicilia incassa un +39% mentre il flusso di vendite nei Paesi Ue cresce del 19%.
“Il risultato ottenuto dalla Sicilia nel 2017 – commenta il Segretario generale di Unioncamere Sicilia, Santa Vaccaro – è al di sopra del dato medio nazionale (+7%, ndr) e posiziona l’Isola in testa tra le regioni con la maggiore crescita. Dopo anni bui, l’export regionale torna a crescere immettendo sui mercati stranieri la qualità del made in Sicily prodotto dalle nostre imprese che, sono i numeri a dirlo, vengono sempre di più apprezzate all’estero”.
In crescita anche il settore delle importazioni per un valore complessivo di 14 miliardi di euro nel 2017 contro gli 11 miliardi di euro fatturati nel 2016.