Basta code agli sportelli, la Pubblica Amministrazione diventa smart. Certo, sembra una cosa futuristica, eppure qualche piccolo passo verso l’innovazione i comuni siciliani lo stanno facendo. A dirlo è una ricerca dell’Istat, pubblicata nelle scorse settimane.
A conferma che i Comuni vogliono diventare smart è l’incremento dei servizi online. Siracusa, rispetto al resto della Sicilia, si piazza seconda per aumento dei servizi online: dal 2015 al 2016, infatti, si passa da 19 a 34. Prima del capoluogo aretuseo solo Catania che passa da 22 a 34, e infine Agrigento da 7 a 18.
Sempre secondo l’Istat la cosa che dovrebbe essere migliorata è certamente la fruizione dei cittadini che infatti si fermano alle informazioni o al massimo a scaricare un bando, ma poi consegna documenti e pagamenti preferiscono farlo di presenza.
Nel giro di un anno i processi interamente disponibili sui siti dei Comuni capoluogo isolani sono passati da sette a undici. Le migliori prestazioni ad Agrigento e Catania (tre servizi da Livello 4), poi Palermo e Ragusa (due), chiude Siracusa (uno). A zero restano Trapani, Messina, Caltanissetta ed Enna.Sulla viabilità si registra qualche timida eccezione: a Siracusa si può pagare on-line il servizio di pagamento dei parcheggi (17 comuni in Italia), a Ragusa si possono pagare le contravvenzioni (38 in Italia).
A livello di “avanzate” la prima è Caltanissetta, che offre applicazioni nei settori della cultura e dei rifiuti, ma anche informazioni dedicate ai giovani e altre di tipo istituzionale (Anagrafe ecc…), senza dimenticare le aree wi-fi. Anche Siracusa si difende con quattro servizi che includono la mobilità e la sicurezza (protezione civile, allert sistem, ecc…). Enna, Catania, Messina, Palermo e Agrigento non offrono nulla, Trapani si limita a quelle di tipo istituzionale.