Sette agosto 2018: una data difficile da scordare per la città di Siracusa. Questa mattina a Palazzo Vermexio si è svolta la prima seduta del Consiglio comunale dell’Amministrazione Italia, e fin qui nulla di nuovo (a parte per i due mesi di ritardo, ma ormai quella è storia).
Quattro piani da percorrere per raggiungere l’Aula consiliare, ciascuno ha qualcosa da dire, da raccontare. Piano terra: i lavoratori della ditta che si è aggiudicata l’appalto in protesta. Urla, fischi, e canti per far sentire la loro presenza anche in una giornata così politicamente importante.
Primo piano: il vuoto, la quiete prima della tempesta. Secondo piano: l’ascensore è bloccato, e si comincia a percepire la tensione. Un via vai di consiglieri e assessori tra terzo e quarto piano blocca per qualche minuto l’ascensore.
Via via si sale fino al quarto, ultimo piano, dove si tiene il Consiglio comunale. Dalla finestra ancora le urla dei lavoratori. Per i corridoi si percepisce adrenalina, e in Aula è il “primo giorno di scuola”, con al stessa emozione e con gli stessi buoni propositi. Sarà per questo, per i buoni propositi, che non manca neanche un consigliere, e che tutti si sono fatti belli con giacca e qualche cravatta.
Ancora sorrisoni durante il giuramento dei 32 consiglieri comunali, grinta per il neo sindaco Francesco Italia che legge il suo giuramento, e poi via in una full immersion della discussione. Dopo pochi minuti è già ricreazione, poi si torna in Aula e si affrontano i primi problemi.
A scaldare l’atmosfera è il consigliere Salvo Castagnino parlando di un atto illegittimo della Giunta che, nei giorni scorsi, ha approvato una variazione di bilancio, “cosa che compete esclusivamente al Consiglio” – dice Castagnino.
Poi via dritti al primo punto all’ordine del giorno: eleggibilità di Pippo Ansaldi. Il segretario generale del Comune, Danila Costa, in contrapposizione al parere del consigliere Messina, esprime parere negativo per quanto riguarda l’ineggibilità di Ansaldi. Ma non c’è nulla da fare, l’Aula vota e con 15 che dicono no all’eleggibilità di Pippo Ansaldi in Consiglio comunale, 14 sì e in 3 si astengono, Ansaldi è fuori dal Civico Consesso. Scoppia lo scontro di fuoco in Aula. Lui, astenuto nella votazione, si allontana.
Pantomima tra urla e vendette – dichiara Ansaldi a SiracusaPost.it- La vicenda è stata strumentalizzata. Sono stato eletto da 300 persone e si è votato in maniera difforme al parere della Costa. E’ una cosa che andrebbe affrontata in maniera più seria. Il risultato della votazione è strumentale. Quantomeno si sarebbe potuto prendere del tempo
Fuori Pippo Ansaldi, dentro Rita Gentile. Quest’ultima però è assente. Il plenum non c’è, la seduta è rinviata al 3 settembre alle 10. Anche su questo punto, la data della nuova convocazione nasce il dibattito. Eh già, perchè quello a cui oggi si è assistito è una vera e propria prova di forza. da un lato i consiglieri in quota Italia, con i vari sposalizi, e dall’altro l’Armata brancaleone con personalità conosciute all’interno del Consiglio comunale, che si sono mostrati compatti nelle decisione già prese e da prendere.
L’Associazione Lealtà & Condivisione, – scrive il portavoce Francesco Ortisi – nell’esprimere la propria ferma volontà a far valere il consenso manifestato dagli elettori, dà mandato ai propri legali Rappresentanti di Lista di opporre ricorso alla decisione assunta in Consiglio Comunale. Quanto accaduto oggi, durante la prima seduta del Consiglio Comunale, rischia di rappresentare un precedente allarmante in quanto volto unicamente a far valere la forza numerica, ben oltre ogni ragionevole considerazione. Si vuole evidentemente instaurare, tra i diversi schieramenti, un clima di ostilità che contrasta con l’interesse pubblico, che si dichiara di voler tutelare
L’ impressione è che questo sia stato per il centrodestra il primo voto contro, a prescindere” – commenta Salvo Baio, componente del Pd.
Questo lo vedremo col tempo, sicuramente come inizio non c’è male. Il 3 settembre, peraltro, si dovrà affrontare un’altra questione calda: il nome del Presidente del Consiglio. I nomi che circolano per i corridoi sono diversi. Sentenza al prossimo braccio di ferro.
di ORIANA GIONFRIDDO