Incandidabili e impresentabili alle scorse elezioni amministrative del 10 giugno a Siracusa. Tanto si è parlato di alcuni “casi”, tanto che l’allora candidato primo cittadino Fabio Granata fece una lista di nomi che poi presentò in Prefettura denunciando all’interno di alcune liste violazione del codice Etico redatto dalla commissione parlamentare Antimafia.
Peraltro, tanti i dubbi durante lo spoglio che ha richiesto l’inserimento dell’Ufficio elettorale centrale a Palazzo Vermexio guidato dal Presidente del Tribunale.
La vicenda, balzata alle cronache locali, adesso arriva a Roma. L’onorevole Michele Anzaldi del PD depositerà lunedì un’interrogazione parlamentare per sapere quali iniziative intenda assumere il Governo per fare chiarezza circa eventuali anomalie nell’ambito delle elezioni avvenute a Siracusa e se davvero attraverso gli organi periferici si sia a conoscenza della presenza di candidati in violazione del codice etico della Commissione Antimafia. A darne notizia Giancarlo Garozzo (Direzione Nazionale del PD) e Santino Armaro (Direzione Provinciale del PD): “Noi siamo i primi a voler chiarezza, tant’è che abbiamo interrogato il Ministro degli Interni, attraverso i nostri parlamentari, non abbiamo notizie di parlamentari del centro destra” – scrivono i due in una nota stampa