ieri il Consiglio Comunale

Siracusa, sì all’acquisto del carburante per le auto della Polizia Municipale, sì a fototrappole per chi abbandona i rifiuti

Siracusa, sì all'acquisto del carburante per le auto della Polizia Municipale, sì a fototrappole per chi abbandona i rifiuti

Sì all’acquisto del carburante per le auto della Polizia Municipale, sì a fototrappole per chi abbandona i rifiuti. Questo l’esito del Consiglio comunale che si è tenuto ieri a Palazzo Vermexio, in seconda seduta. Il giorno prima, dopo un lungo dibattito, non si era riusciti ad arrivare a nessuna conclusione.
Già il primo punto, una variazioni in bilancio per l’acquisto del carburante per le auto della Polizia municipale, è stato più difficile del previsto da affrontare. Motivo per il quale ieri è stata necessaria una seconda seduta, alla presenza dei revisori dei conti.
Approvata la variazione, che ammonta a 10mila euro, e dato cartellino bianco ai vigili per circolare in auto, si è passati all’altro punto all’ordine del giorno: installazione delle fototrappole per chi abbandona i rifiuti. Della mozione il primo firmatario è il consigliere comunale Michele Buonomo, con lui, quasi all’unanimità tutti d’accordo gli altri consiglieri.
Però con una piccola clausola: che questo punto all’ordine del giorno venga trasmesso alle commissioni competenti, in primis ambiente, perchè a questa proposta vengano coordinate tutte le altre possibili proposte che sono venute fuori ieri in Aula.
Infatti, tanti gli interventi dei consiglieri, come Chiara Catera, Salvo Castagnino, che hanno fornito spunti per migliorare la proposta.

Il Consiglio poi ha trattato l’interpellanza, firmatari i consiglieri Reale, Torres, Mangiafico, Lo Curzio, Ricupero, Favara e Vinci, che l’ha illustrata in aula, riguardante l’immobile preso in locazione dall’Ente per un corrispettivo annuo di 259mila euro, inizialmente destinato ad ospitare di uffici Ragioneria, Commercio e Tributi, Anagrafe e Stato civile, Elettorale e poi destinato a sede degli uffici Urbanistica e Lavori pubblici, oltre che Tributi. Nello specifico gli interroganti chiedevano di conoscere se prima dell’accettazione dell’offerta i tecnici del Comune avessero verificato la corrispondenza della superficie dell’immobile tra quanto dichiarato dagli offerenti e la sua reale estensione; e la sua rispondenza alle normative antisismiche e di abbattimento delle barriere architettoniche. Nel merito del canone era stato chiesto se esso fosse superiore a quanto pagato per l’immobile attualmente condotto; se il cambiamento della sua destinazione d’uso avesse avuto un parere di legittimità dell’Avvocatura; e se rispondesse al vero la citazione in giudizio dell’Ente, con contestuale richiesta di risarcimento danni, da parte del proprietario dell’immobile attualmente in affitto dove sono ospitati questi uffici.
Argomentazioni sollevate anche dal consigliere Castagnino intervenuto subito dopo.
“L’ufficio trasmetterà la mia relazione all’Avvocatura per chiedere il da farsi: non ci sono infatti le condizioni per prendere in carico l’immobile”: è stato il dirigente Nicola Borgione, nel suo intervento di replica, a comunicare la possibile risoluzione del contratto per una serie di criticità emerse successivamente alla sua sottoscrizione. Alcune riguardano il contenuto dell’offerta, altre una serie di criticità legate al mancato rispetto delle normative vigenti in materia di locazione di immobili da destinare al pubblico.

Infine, tutto l’intero consiglio comunale ha firmato una mozione con la quale si chiede di attivare i canali previsti per l’esonero dell’Iva relativa a tutte le locazioni a carico del comune, nel rispetto della norma vigente.