Verrà analizzato il 13 dicembre il ricorso presentato al Tar di Catania da Ezechia Paolo Reale, candidato alle scorse elezioni amministrative nel comune di Siracusa, con la lista Progetto Siracusa.
La richiesta dell’ex candidato a sindaco è scritta nero su bianco in più di 80 pagine, ed è quella di annullare l’elezione del sindaco e del Consiglio Comunale.
In particolare, Reale ha sfidato Italia (attuale sindaco) anche al ballottaggio, ma il ricorso si riferisce al primo turno, quando per una manciata di voti Reale non riuscì a battere gli altri.
Le irregolarità sarebbero state riscontrate in 74 sezioni sulle 123 totali.
Tra i casi eclatanti riportati nel ricorso, voti fantasma e “schede ballerine”, cioè introdotte nell’urna dopo essere state votate da persone estranee al seggio elettorale.
“Ho chiesto il ripristino della democrazia – commenta Ezechia Paolo Reale – che passa dalla regolarità delle operazioni di voto e di scrutinio. Troppe le sezioni nelle quali esistono anomalie, compresi voti mancanti rispetto al numero di elettori e voti in numero maggiore di quello degli elettori stessi!”.
“Il risultato elettorale così come proclamato non rispecchia l’effettiva espressione del voto dei cittadini di Siracusa. La mia non intende essere una battaglia personale – conclude Reale – ma non posso non sentire il dovere civile di ridare alla mia città quella verità che era dentro le urne e che le è stata sottratta da negligenza e poca competenza di molti di coloro che erano stati chiamati a custodire e verificare la volontà democratica. Una città dove non si riesce ad avere certezze neanche nel momento più sacro per la democrazia, che è appunto l’espressione del voto, non ha speranza. È proprio questo l’obiettivo del mio ricorso: far valere davvero la volontà dei cittadini, che si sono recati a votare per scegliere da chi essere amministrati. È questo che conta davvero: chi sarà a vincere deve essere quello che i siracusani hanno prescelto, chiunque esso sia”.