Il nuovo ospedale di Siracusa è un argomento da tanto tempo dibattuto in Aula. Da tre mesi è stata designata l’area all’interno dell’ex ONP, come nuova struttura. “Da allora – scrive la deputata Marika Cirone Di Marco – si è provveduto solo ad implementare un carteggio tra uffici comunali e uffici dell’Asp che non lascia presagire nulla di buono, se non la desolante perdita del finanziamento di circa 140 milioni di euro e il rinvio sine die di un’opera essenziale alla sanità provinciale. E’ proprio di questi giorni la determinazione dell’assessorato regionale alla Sanità a fare dell’ospedale siracusano un Dipartimento di Emergenza e Accoglienza di Primo livello (DEA I) riferito ad una popolazione dai 150.000 ai 300.000 abitanti. Questa decisione ne conferma la centralità e strategicità nel contesto provinciale, smentendo quanti ipotizzavano anche durante il dibattito consiliare “declassamenti con riduzione di discipline e reparti”.
E poi la deputata interviene anche sul nuovo assessore alla Sanità, altro tema caldo: “E’ lecito chiedersi come l’amministrazione comunale vorrà procedere ed accelerare . Numerose, ribadite ed intricate sono le questioni poste da parte dell’Asp rispetto a quell’area. Alcune, stringenti, di ordine urbanistico, altre di tipo economico-gestionale. Sono domande che impongono seri e urgenti approfondimenti. Si passi dai silenzi e dalle enunciazioni, buone per le interviste, ai fatti. Si cerchino le mediazioni, se vi sono. Si sollecitino le migliori professionalità, anche universitarie, per risolvere i problemi allocativi in un’area con spazi limitati. Il tempo che resta per l’assunzione di definitive decisioni volge al termine. – conclude – Non vorrei che le Cassandre di casa nostra l’avessero vinta. Non vorrei che ne uscisse mortificato il lavoro collettivo portato avanti a Siracusa e Palermo, a tutela e miglioramento della sanità del territorio .