E’ ancora l’evasione fiscale il cancro più grande in Sicilia, con buona pace dei sindaci che non riescono a fronteggiare l’emergenza. A dirlo è un recente rapporto firmato dalla Cgia di Mestre, e redatto in collaborazione con dei dati del Ministero dell’Interno e del dicastero dell’Economia.
Netta la differenza tra Nord e Sud Italia, per uno Stivale spaccato in due, ma accomunato dalla moda del “fregare” l’altro.
Stando ai numeri dello studio, solo il 5,4% dei sindaci collabora con il fisco per contrastare questo fenomeno (435 su 7.978 Comuni presenti l’anno scorso in Italia), segnalando all’Amministrazione finanziaria o alla Guardia di Finanza situazioni di presunta violazione delle normative fiscali e previdenziali compiute dai propri concittadini.
Il recupero d’imposta diventa quindi sempre più un miraggio, e tocca cifre imbarazzanti al Sud con la città di Napoli, dove sono stati recuperati solo 150 euro.
Per restare in casa nostra, vediamo quanto ha recuperato il Comune di Siracusa l’anno scorso. Secondo la Cgia di Mestre la cifra è di 3.763 euro.
Con solo riferimento ai Comuni del Sud Italia, Reggio Calabria è la città ad aver incassato di più: 250.566 euro, rispetto di esigui risultati di città come Messina 16.095 euro, Palermo 6.646 euro, Catania 3.447 euro, Benevento 2.478 euro, Cagliari 350 euro.
In Italia, la città più virtuosa risulta invece Milano con 1,3 milioni di euro recuperati.
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