GUARDIA DI FINANZA

Le mani della mafia sulle scommesse online: coinvolti i territori di Priolo, Augusta e Floridia. Sequestri in provincia

Le mani della mafia sulle scommesse online: coinvolti i territori di Priolo, Augusta e Floridia. Sequestri in provincia


Anche la provincia di Siracusa coinvolta nell’operazione contro il mercato della raccolta illecita delle scommesse online scaturita da tre diverse indagini delle Procure di Bari, Reggio Calabria e Catania, coordinate dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, che hanno portato all’arresto di 68 persone e al sequestro di beni in Italia e all’estero per oltre un miliardo.
Nell’operazione delle Fiamme Gialle sono coinvolti i territori di Augusta, Floridia e Priolo.

I militari della Guardia di Finanza hanno eseguito in via d’urgenza sequestri preventivi di beni per un valore di circa 70 milioni di euro localizzati sia in Italia che all’estero, nonché di quarantasei agenzie di scommesse/internet point, ricadenti nelle province di Catania, Messina, Siracusa, Caltanissetta e Ragusa.

Il volume delle giocate, su eventi sportivi e non, scoperto dagli investigatori di Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri, è superiore ai 4,5 miliardi. I destinatari dei provvedimenti cautelari sono tutti esponenti della criminalità organizzata pugliese, reggina e catanese, oltre a diversi imprenditori e prestanome. In corso una ottantina di perquisizioni in diverse città.

I reati contestati, a vario titolo, vanno dall’associazione mafiosa al trasferimento fraudolento di valori, dal riciclaggio all’autoriclaggio, dall’illecita raccolta di scommesse on line alla fraudolenta sottrazione ai prelievi fiscali dei relativi guadagni.

Dalle indagini sarebbe emerso che i gruppi criminali si erano spartiti e controllavano, con modalità mafiose, il mercato delle scommesse clandestine on line attraverso diverse piattaforme gestite dalle stesse organizzazioni. Il denaro accumulato illegalmente, veniva poi reinvestito in patrimoni immobiliari e posizioni finanziarie all’estero intestati a persone, fondazioni e società, tutte schermate grazie alla complicità di diversi prestanome. Fondamentale la collaborazione di Eurojust e delle autorità giudiziarie di Austria, Svizzera, Regno Unito, Isola di Man, Paesi Bassi, Curacao, Serbia, Albania, Spagna e Malta.