COMPATRONO DI SIRACUSA

Presentata la Festa di San Sebastiano, il programma

Presentata Festa di San Sebastiano, il programma

“San Sebastiano è modello di misericordia. Un Santo che aiuta le persone, ha curato la peste. Lo celebriamo nella naturale continuazione del cammino di quest’anno”. Sono queste le parole di mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale, durante la presentazione della festa di San Sebastiano, compatrono di Siracusa.
“Siamo chiamati – continua – a far crescere una cultura della misericordia basata sulla riscoperta dell’incontro con gli altri. Se non dipende soltanto da noi seguirlo nel martirio, possiamo e dobbiamo seguirlo in quello che egli ha fatto per sostenere i fratelli, cristiani e pagani, dentro e fuori dal carcere diventando così per noi vero modello di misericordia”.
Ieri è stata aperta la nicchia, in serata è prevista l’inaugurazione ella mostra “Le immagini della devozione a San Sebastiano nella diocesi di Siracusa” nel Parlatorio delle Monache”.
La giornata oggi è cominciata con la Santa Messa celebrata da Don Nisi Candido, e si chiuderà alle 20 col concerto del maestro Danilo Pistone al violino accompagnato al pianoforte da Francesco Drago. Da domani fino a giovedì, ogni giorno, sarà celebrata una messa eucaristica alle ore 18. Nel giorno della festa invece, venerdì, la messa sarà presieduta dall’arcivescovo di Siracusa, monsignor Salvatore Pappalardo. Parteciperà il Corpo della polizia municipale di Siracusa, di cui il compatrono è protettore.
A presentare la mostra al Parlatoio delle Monache, è stato il prof. Michele Romano: “In questo spazio legato da continuità culturale e cultuale, abbiamo accolto alcune immagini di San Sebastiano rappresentato in mille sfaccettature nelle chiese della Diocesi. Le basiliche a lui dedicate documentano momenti di riflessione cristiana. A Melilli, Palazzolo Acreide e Ferla, l’iconografia di San Sebastiano ha seguito i dettami di una catechesi quasi controriformata dove la Chiesa predilige un’iconografia cultuale comunitaria. Un percorso devozionale nella provincia che si arricchisce con una tela di Fabio Amato, giovane artista che ha voluto fare questo dono al Comitato. Sicuramente Amato è legato alla pittura del Caravaggio: vediamo San Sebastiano sdraiato a terra, nel momento del passaggio quando riceve la luce divina. Una tecnica di olio su tela con una reinterpretazione contemporanea, potrebbe essere un giovane dei nostri tempi”.